Descrizione dell'attrazione
Rossano è un piccolo comune della provincia di Cosenza della regione italiana della Calabria, situato a 3 km dal Golfo di Taranto. La città è famosa per le sue cave di marmo e alabastro. Inoltre vi è la cattedra dell'arcivescovo cattolico - due papi erano originari di Rossano.
Durante l'Impero Romano, la città fu chiamata Roshianum. Nel II secolo d. C. per ordine dell'imperatore Adriano, qui fu costruito (o ricostruito) un porto, che poteva accogliere fino a 300 navi. Negli Itineraria di Antonin Augustus, la città è citata come uno degli avamposti più importanti della Calabria. Anche i Goti, guidati prima da Alarico I e poi dal potente Totila, non riuscirono a catturare Rossano.
Gli abitanti di Rossano esprimevano un particolare impegno nei confronti dell'impero bizantino, per questo la "sede" dell'imperatore si trovava nella città. Una significativa reliquia di quel periodo che è sopravvissuta fino ad oggi è il Codex Rossan, scritto nel VI secolo, - un manoscritto illustrato unico su 188 fogli di pergamena.
Anche i bellicosi Saraceni non riuscirono a conquistare Rossano. Solo nel 982, l'imperatore Ottone II prese il potere in città per un breve periodo. Nonostante l'ulteriore conquista da parte dei Normanni, Rossano mantenne a lungo le sue radici e tradizioni greche. Ciò era particolarmente evidente nella predominanza dei riti liturgici bizantini su quelli latini. Rossano mantenne i suoi privilegi durante il regno degli Svevi e della dinastia degli Angiò, ma dopo la feudalizzazione nel 1417 iniziò un periodo di decadenza. Nel XV secolo, la città passò nella proprietà della famiglia Sforza, e da loro - al re polacco Sigismondo. Nel 1558 fu annesso al Regno di Napoli. In quegli anni Rossano era il centro culturale della regione. Poi, nel corso di diversi secoli, la città passò di mano in mano, finché nel 1861 entrò a far parte dell'Italia unita. E fu allora che la maggior parte degli abitanti della città fu costretta ad emigrare, poiché le difficoltà economiche non consentivano loro di vivere una vita dignitosa.
Oggi a Rossano vengono costantemente gruppi turistici per conoscere il patrimonio storico e archeologico unico della città. La sua cattedrale fu costruita nell'XI secolo, ma ricostruita in modo significativo nei secoli XVIII-XIX. Ha tre navate e tre absidi. Il campanile e il fonte battesimale risalgono al XIV secolo. Il tesoro principale della cattedrale è l'antica icona della Madonna akeropit (non realizzata a mano), realizzata probabilmente alla fine del VI secolo. Ed è proprio nella sagrestia di questa cattedrale che nel 1879 fu ritrovato il "Codice Rossano".
Da vedere a Rossano anche le chiese di Santa Maria Panagia, eccellente esempio di architettura bizantina, Santa Chiara della metà del XVI secolo, San Francesco di Paola con portale e chiostro rinascimentali, e la chiesa tardo gotica di San Bernardino, il prima chiesa cattolica romana della città. Il Tempio di San Marco, costruito nel X secolo e originariamente dedicato a Sant'Anastasia, è l'edificio più antico di Rossano e una delle chiese bizantine meglio conservate d'Italia.
All'esterno delle mura cittadine si segnalano la cinquecentesca Torre Stellata e l'Abbazia del Patire dell'XI-XII secolo con antichi affreschi arabo-normanni, abside normanna e antichi portali.