Descrizione dell'attrazione
Nella Plovdiv bulgara, a nord della città vecchia, si trovano le rovine dell'antico stadio Filipopolis. Fu eretto durante il regno dell'imperatore romano Adriano all'inizio del II secolo. Nel 1923, lo stadio fu scavato. La parte visibile dell'impianto sportivo - la sphedona - si trova in piazza Dzhumaya, e la parte principale si trova sotto Alexander Batenberg Street, la principale strada pedonale della Città Vecchia. L'ingresso principale dello stadio si trova in piazza Kamenitsa.
Le dimensioni dell'antico stadio sono lunghe 240 metri, larghe circa 50 metri. Blocchi monolitici di marmo furono utilizzati per erigere 14 file di sedili per spettatori, che potevano ospitare circa 30mila persone. Sono stati firmati i luoghi per gli ospiti d'onore, come la tradizione dell'Odeon e del Teatro Antico. Oggi sono visitabili il margine settentrionale dello stadio, parzialmente restaurato, e parte delle mura della fortezza (2-4 secoli). L'antico stadio di Plovdiv è stato costruito secondo il progetto dello Stadio Delfico; solo 12 impianti sportivi di questo tipo sono sopravvissuti in tutto il mondo.
Nello stadio venivano organizzate gare sportive e combattimenti di gladiatori. I gladiatori combattevano con gli animali e tra di loro. Le competizioni sportive simili ai giochi greci furono chiamate Piti, nel 214, quando l'imperatore Caracal visitò, i giochi furono chiamati Alessandria, e nel 218, quando l'imperatore Elagabal visitò lo stadio, Kendrisia. I Giochi sono stati organizzati dall'Assemblea Generale della Provincia Tracia. Per i giochi venivano coniate monete speciali, che raffiguravano scene di gare tra atleti, nonché i volti degli imperatori che governavano in determinati periodi. Molte di queste monete sono state ritrovate durante gli scavi dell'antico stadio e sono incluse nell'esposizione del Museo Storico di Sofia.
Oggi è in corso la ricostruzione dell'antico stadio romano nell'ambito di un programma speciale attuato dal governo di Plovdiv con il sostegno finanziario dell'Unione Europea. Nel 1995, questo sito è stato dichiarato tesoro nazionale.
Inoltre, nei pressi dello stadio sono presenti diversi siti di interesse turistico: all'ingresso centrale sono stati trovati i resti di un orologio cittadino funzionante su un meccanismo idraulico, accanto ad esso c'è una targa commemorativa che informa che nel 1980 in viaggio da Atene verso Mosca c'era una notte qui, c'era la fiamma olimpica.