Descrizione dell'attrazione
La Fortezza di Chembalo è una potente struttura difensiva. La posizione favorevole sulla riva della baia di Balaklava è diventata un aiuto significativo per costruttori e progettisti: scogliere a picco e onde impetuose del mare aperto sono diventate uno sfondo protettivo naturale per le pareti che circondano la montagna della fortezza da tre lati contemporaneamente.
La torre inferiore di questo complesso è visibile anche dalla parte moderna della città. La tacca nel muro ricorda una targa commemorativa portata via dagli italiani a metà del XIX secolo, ma la croce latina scolpita è ancora oggetto di decorazione simbolica della torre.
La torre sorge all'incrocio di due mura, una delle quali apre la via al mastio, la torre principale sul colle della fortezza. L'altro termina alla scogliera costiera. La condizione del primo muro può essere definita soddisfacente e persino buona. Puoi fare un'escursione o una passeggiata lungo di essa: porterà alla prossima torre con un destino interessante.
La torre era originariamente concepita come un edificio a tre mura per monitorare la vita all'interno della guarnigione, ma successivamente fu costruita una quarta parete finale. Si differenzia dai suoi vicini in pietra per una diversa natura della muratura. Come la maggior parte delle torri della fortezza, dall'esterno sembra semicircolare per gli estranei e un rettangolo assoluto per i suoi abitanti.
La strada lungo il muro porterà ad altre due mezze torri. Gli edifici sono quasi completamente distrutti e il lavoro archeologico ufficiale su Chembalo non è stato ancora effettuato.
Chi lo desidera, però, può vedere con i propri occhi la torre più importante, il mastio, perché è sopravvissuta meglio del resto degli edifici della fortezza. Un design insolito con un tronco di cono del basamento, che forma una "gonna", era un tempo un efficace metodo di protezione contro gli attacchi degli arieti.
Questa torre doveva diventare un rifugio sicuro per gli assediati, quindi i costruttori si occupavano anche del comfort di coloro che vi si trovavano. Ad esempio, è qui che è organizzato il centro del sistema di approvvigionamento idrico della città, un serbatoio di accumulo con tubi in ceramica. È stato riempito dalla sorgente del monte Spilia chiamato Kefalo-Vrisi - "la testa della sorgente". Oltre alle meraviglie del piano seminterrato, sono giunte fino a noi anche le travi in legno dei solai interpiano in ottime condizioni - a quanto pare la torre principale è a tre piani e con tetto piano.