Descrizione dell'attrazione
La Fortezza dell'Annunziata, detta anche Ridotta dell'Annunziata, è un'antica fortezza ligure situata nei pressi di Ventimiglia in provincia di Imperia. Insieme ad altre fortezze - Castel d'Appio e Forte San Paolo - faceva parte del sistema difensivo creato intorno a Ventimiglia durante il regno della Repubblica Genovese e durante il regno di Napoleone. In particolare, Ridotta fu costruita nei primi decenni dell'Ottocento, dopo la firma nel 1815 del Trattato di Pace di Parigi, causata dal rovesciamento di Napoleone. In questo trattato, su richiesta dell'Impero austriaco, parte del compenso che lo stato francese doveva pagare veniva fornito al Regno di Sardegna per rafforzare i confini occidentali del Piemonte e della Liguria. Inoltre, l'apertura di una nuova strada costiera che porta in Francia (l'odierna Via Aurelia) spinse l'Austria a avanzare nuove pretese. Si decise quindi di costruire una cittadella fortificata a Ventimiglia, considerata un punto strategico, per controllare il passaggio verso il nord-ovest d'Italia e la pianura padana.
L'edificio della Fortezza dell'Annunziata era originariamente utilizzato come monastero dell'Ordine dei Piccoli Fratelli ed era noto come Convento dell'Annunziata. Nel 1831 il colonnello Malaussen e il tenente colonnello Podestà furono incaricati di trasformare l'edificio del monastero in casematte: al progetto prese parte anche il tenente Camillo Benso, conte Cavour. La nuova fortezza era collegata da una possente cinta muraria e da passaggi sotterranei al duecentesco fortilizio di San Paolo. Tuttavia, già nel 1883, Ventimiglia perse il suo status di fortezza, e un anno dopo Ridotta fu disarmata e trasformata in caserma di fanteria, e il Forte San Paolo fu completamente demolito. Successivamente Ridotta fu abbandonata, e dopo la seconda guerra mondiale fu ceduta al comune di Ventimiglia che, a sua volta, mise la rocca a disposizione dell'Assessorato al Turismo e Tempo Libero.
Dal 1990 la Fortezza dell'Annunziata ospita il Museo Archeologico Comunale di Girolamo Rossi. Il museo porta il nome dell'erudito locale e scopritore delle antiche rovine romane - il teatro e frammenti di edifici residenziali dell'antica Albintimilium. Sei padiglioni per una superficie totale di 1200 mq. sono esposti importanti reperti archeologici - statuine in terracotta, una delle lapidi più interessanti della Liguria del I-IV secolo d. C., una raccolta di sculture di Thomas Hanbury, una raccolta di ceramiche, reperti provenienti da necropoli, ecc.