Descrizione e foto del Museo Civico Archeologico - Italia: Diano Marina

Sommario:

Descrizione e foto del Museo Civico Archeologico - Italia: Diano Marina
Descrizione e foto del Museo Civico Archeologico - Italia: Diano Marina

Video: Descrizione e foto del Museo Civico Archeologico - Italia: Diano Marina

Video: Descrizione e foto del Museo Civico Archeologico - Italia: Diano Marina
Video: Diano Marina - Italy - Liguria 2024, Novembre
Anonim
Museo Archeologico della Città
Museo Archeologico della Città

Descrizione dell'attrazione

Il Museo Archeologico Comunale di Diano Marina ha sede nell'edificio del Palazzo del Parco in Corso Garibaldi. È stato aperto nel 2004. Otto sale espongono i reperti rinvenuti nella Baia di Diano Marina - da Capo Capo Berta a Capo Capo Cervo, dove in passato c'era un insediamento di Lucus Bormani.

I reperti più antichi risalgono al Paleolitico - si tratta di minerali fossili, resti animali, utensili primitivi, che introducono la storia degli scavi archeologici iniziati qui nella seconda metà del XX secolo. Nella prima sala è esposta anche una collezione paleoetnologica. La seconda sala è dedicata ai primi insediamenti dell'età del bronzo - qui si possono vedere ceramiche del XVII-X secolo a. C. Sono inoltre presenti raccolte legate alla storia degli antichi Liguri (due focolari da Via Villebone, anfore, ceramiche) e al periodo di romanizzazione del territorio ligure. La quinta sala è dedicata ai viaggi terrestri e marittimi e alle rotte commerciali del mondo antico: qui sono esposte 14 monete romane del 40 aC. - 315-16 d. C., nonché i resti di una nave affondata a Diano Marina nel I secolo d. C. In un'altra sala sono esposti reperti rinvenuti tra San Bartolomeo e le pendici orientali di Capo Berta, che indicano che questa zona fungeva da sorta di stazione di posta tra la Via Giulia Augusta e la Gallia. L'esposizione, che racconta la storia dell'insediamento di Lucus Bormani, merita un'attenzione particolare: il suo stesso nome si riferisce al culto dell'antica divinità Bormann, venerata dai locali da tempo immemorabile. La ceramica e vari strumenti consentono di ripristinare la vita quotidiana dei suoi abitanti: qui si raccolgono ceramiche, ami in bronzo, telai primitivi, ecc. E dal tempo della colonizzazione di Lukus Bormani da parte delle truppe degli antichi romani, si sono conservate due tombe.

Foto

Consigliato: