Un viaggiatore in Tunisia potrebbe pensare che i viticoltori locali preferiscano vedere la vita in rosa. Ciò è dovuto ai vini rosati, che rappresentano oltre la metà di tutta la produzione nazionale. I vini tunisini sono leggeri e rinfrescanti. Vanno bene per dissetarsi dopo una giornata al mare, per spegnere un incendio causato da piatti locali piccanti, e come parte romantica di una serata sotto le stelle del Maghreb.
Spartiti francesi
Essendo un protettorato francese per molti anni, la Tunisia ha adottato molte tradizioni gloriose dal fratello maggiore. La vinificazione, fortunatamente, era una di queste. L'uva ha avuto origine in questa zona durante il regno dei Fenici nel primo millennio aC, ma i viticoltori tunisini di oggi aderiscono alla tecnologia francese più moderna nel loro lavoro.
Le principali varietà da cui si ottengono i vini tunisini sono il rosso Alicante, Grenache e Senso e il bianco Claret e Moscato d'Alessandria. Il volume principale dei vini prodotti in Tunisia ricade sui vini rossi e rosati, con quasi tutta la produzione che rimane sul mercato locale.
Famoso Moscato tunisino
I più antichi vigneti tunisini si trovano a Cap Bon. Questa penisola fornisce la materia prima per la produzione del vino Muscat sec de Kelibia. Le sue note principali sono un leggero tocco di agrumi e aromi floreali. Questo vino secco e leggermente amaro è uno dei preferiti sia dai tunisini che dagli ospiti del paese. È perfetto per qualsiasi piatto della tavola locale.
I terreni sabbiosi della penisola danno origine ad un altro famoso vino tunisino - Gris de Tunisie. Si chiama "Grigio tunisino" e questo vino è superbamente rinfrescante nel caldo più intenso. Ha una delicata sfumatura rosa e le principali note di retrogusto sono la viola e la mora.
Per gli appassionati dei classici
Il glorioso passato storico della Tunisia, le sue reliquie architettoniche uniche e le tradizioni nazionali si riflettono nei prodotti dei viticoltori locali. Tra i vini rossi classici che vale la pena degustare in Tunisia ci sono Cartagine e Magon, i cui nomi parlano chiaro agli appassionati di storia. Il nome Magon è stato portato da un antico agronomo tunisino, nelle cui cronache sono state conservate le informazioni più importanti sull'antica vinificazione. Cartagine, invece, si trovava nel luogo dello stato moderno, e fu lì che duemila e mezzo anni fa i Fenici prepararono i primi vini tunisini.