Descrizione dell'attrazione
A nord-est del centro amministrativo della Beozia, la città di Livadia, sulle pendici dei monti che circondano la Valle di Copaid, si trovano le rovine di una delle più antiche e potenti città della Beozia - Orcomeno o Orcomeno di Minia. Il nome "Minyan", che fu assegnato alla città a causa dei Miniani che abitarono la regione nel periodo "pre-greco", permette di non confondere l'Orcomene beota con la città di Orcomene in Arcadia.
Si ritiene che per molto tempo l'antica Orcomene fosse situata nella valle di Kopaid sulla riva del lago omonimo (nel luogo in cui il fiume Kefiss sfociava nel lago), ma a causa delle paludi che qui si formavano, fu progressivamente trasferito alle pendici del monte Acontia. Il lago fu completamente prosciugato nel XX secolo, anche se gli abitanti di Orchomen fecero tentativi di grande successo a metà del II millennio aC, come testimoniato da un sistema di gallerie sotterranee scoperte durante gli scavi.
Nel 14-13° secolo a. C. Orcomene era uno dei centri più importanti della Grecia micenea e controllava gran parte della Beozia occidentale, in competizione con Tebe per il dominio nella regione. Orkhomen prese parte anche alla leggendaria guerra di Troia.
Intorno al 600 a. C. Orcomene si unì all'Alleanza Beota, guidata da Tebe, e intorno al 550 a. C. Orcomene fu una delle prime città della Beozia a coniare le proprie monete. Nel periodo classico ad Orcomene fiorì il culto dell'harit.
Nel IV secolo a. C. Orcomeno divenne un alleato di Sparta contro Tebe. Dopo la sconfitta degli Spartani nella battaglia di Leuttra, i Tebani si vendicarono e distrussero la città. Nel 355 a. C. Orcomene fu restaurato dai Focesi, ma già nel 349 a. C. nuovamente distrutta dai Tebani. Nel 335 a. C. la restaurazione della città fu intrapresa dai macedoni, che nel frattempo avevano acquisito il controllo della Beozia. Nel I secolo aC, dopo la decisiva battaglia della prima guerra di Mitridate, passata alla storia come "Battaglia di Orcomeno", la città un tempo grande e prospera si trasformò in un piccolo insediamento, per poi essere completamente abbandonata.
Le rovine dell'antica Orcomeno sono giustamente considerate uno dei siti archeologici più importanti e interessanti della Grecia. Ancora oggi si possono vedere qui la tomba di Miny, scavata alla fine del XIX secolo dal famoso archeologo autodidatta Heinrich Schliemann, i resti di un insediamento neolitico e di un palazzo del periodo miceneo, le rovine di antichi santuari, un teatro antico ben conservato fino ad oggi, frammenti delle mura della fortezza dei tempi di Alessandro Magno e molto altro.