Descrizione dell'attrazione
Rainbow Bridge ha un nome ufficiale lungo e meno romantico: Shuto Expressway n. 11 Percorso Daiba - Ponte del connettore del porto di Tokyo. Si chiamava arcobaleno perché ogni notte migliaia di lampade installate sui cavi del ponte lo illuminano di luce rossa, bianca e verde. Per la sua illuminazione, il ponte è stato persino disegnato dagli animatori nel film d'animazione Cars-2.
C'è anche una leggenda sul Rainbow Bridge: si crede che serva come luogo di incontro per gli animali domestici deceduti e i loro proprietari nell'aldilà. Questa tradizione è molto diffusa nei paesi di lingua inglese.
In effetti, il ponte sospeso a due piani fornisce traffico per auto, treni monorotaia e pedoni nella baia settentrionale di Tokyo, dal cantiere navale Shibaura all'isola artificiale di Odaibo. La lunghezza del ponte è di 918 metri, l'altezza con le torri è di 126 metri. Questa struttura è stata eretta in cinque anni, l'apertura del ponte è avvenuta nel 1993. Per i pedoni, una passeggiata sulla baia dura circa mezz'ora. Per i turisti, il Rainbow Bridge è uno dei biglietti da visita della capitale giapponese.
Il ponte collega l'area di Minato-ku con l'isola di Odaibo. L'isola è una delle fortificazioni difensive che furono costruite per proteggere dagli attacchi dal mare nel 19° secolo. In totale, era prevista la costruzione di 11 isole bulk, ma solo cinque riuscirono, di cui solo due sopravvissero. Oggi, l'ex fortificazione costiera è diventata un centro di affari, commercio e intrattenimento, molto popolare tra i visitatori del Giappone.
Di fronte al ponte c'è una copia della Statua della Libertà. È apparsa qui nella primavera del 1998, quando in Giappone si celebrava l'Anno della Francia. Come sapete, sono stati i francesi a regalare ai cittadini degli Stati Uniti una statua che è diventata un simbolo di democrazia e libertà. La copia giapponese è quattro volte più piccola di quella americana. I fondi per la sua costruzione sono stati stanziati da diverse società giapponesi guidate da Fuji Electric. Dopo la fine dell'Anno di Francia, il monumento fu smantellato, ma presto si decise di tornare al suo posto originale: la sua popolarità era troppo grande.