Descrizione dell'attrazione
Castello Ursino Castello, situato a Catania, fu costruito tra il 1239 e il 1250 per ordine del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia, Federico II. A quel tempo, era considerato inespugnabile. In questo castello fu imprigionato nel 1295 Jaime II, re d'Aragona, deposto dal parlamento durante i Vespri Siciliani, sollevazione popolare. L'anno successivo fu catturato da Roberto d'Angiò, ma ben presto il castello tornò in possesso del clan aragonese.
Successivamente Castello Ursino fu residenza dei re Federigo III, Pedro II, Ludovico il Bambino, Federigo IV e della regina Maria. Quest'ultima, figlia del re Federigo III, fu rapita dal castello da Guglielmo da Raimondo Moncada nel 1379, che voleva impedire a Maria di sposare Gian Galeazzo Visconti. Anche il re di Sicilia Martino I, sposo di Maria, tenne qui la sua corte.
Dopo che la capitale del Regno delle Due Sicilie fu trasferita da Catania a Palermo, e dopo la diffusa proliferazione delle armi da fuoco, il Castello Ursino perse la sua funzione militare e iniziò ad essere utilizzato come prigione. Questo è uno dei pochi edifici sopravvissuti al devastante terremoto del 1693.
Il castello è di forma rettangolare con massicce torri ad ogni angolo e un cortile all'aperto. Quando fu costruito il castello sorgeva su una rupe a picco sul mar Ionio, ma oggi, a causa delle eruzioni dell'Etna e dei numerosi terremoti, è separato dalla costa di un chilometro. Anche il fossato che un tempo circondava il castello era riempito di lava vulcanica. L'attuale ubicazione del Castello Ursino tra le vie e le botteghe di una tipica piazza del paese a volte confonde i turisti.
Dal 1934 il castello ospita il Museo Civico di Catania e la locale pinacoteca. All'interno si possono ammirare oggetti e opere d'arte che da sempre adornano il castello, oltre che provenienti da altri luoghi della città. I reperti del museo vanno dall'antichità ai giorni nostri, presentando l'intera storia della Sicilia. Nel 2009 qui sono stati completati i lavori di restauro su larga scala.