Bevande giapponesi

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Video: Bevande giapponesi energetiche miracolose 2024, Giugno
Anonim
foto: Bevande del Giappone
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Si ritiene che la cucina del Paese del Sol Levante sia una delle più uniche al mondo. Si caratterizza per semplicità e naturalezza, e tutti i piatti sono realizzati con il minimo trattamento termico dei prodotti più comuni. Eppure, le bevande giapponesi non sono così semplici come potrebbe sembrare a un viaggiatore inesperto, e il processo per prepararle può essere paragonato a un sacramento o rituale tramandato di generazione in generazione.

Alcol del Giappone

Le normative doganali giapponesi consentono di importare nel Paese fino a tre bottiglie di alcolici, ciascuna delle quali non supera i 0,75 litri. L'esportazione di alcolici dal Paese è consentita entro limiti ragionevoli, il che è abbastanza sufficiente per chi ha deciso di portare qualche bottiglia di buon sakè dai piedi del Fujiyama.

La bevanda nazionale giapponese

La principale bevanda nazionale giapponese famosa in tutto il mondo è il sake alla vodka di riso. Tuttavia, questo capolavoro alcolico si chiama non giustamente vodka: non è prodotto dalla distillazione tradizionale, ma dal processo di pastorizzazione.

Il primo sake è apparso alla corte imperiale almeno duemila anni fa, e oggi la tecnologia della sua preparazione, come allora, comprende diverse fasi di produzione:

  • Macinare i chicchi di riso e trasformarli nei parametri richiesti.
  • Lavaggio e cottura a vapore delle materie prime, seguito dall'aggiunta di una coltura di uno speciale tipo di muffa.
  • Preparazione del mosto e fermentazione della massa risultante.
  • Pressatura e filtraggio per eliminare gli odori indesiderati e ottenere il colore corretto.
  • Esposizione del prodotto finito.

Per la preparazione del sakè di altissima qualità, i giapponesi usano un tipo speciale di riso, lo Yamadanishiki. Questa coltura agricola cresce nella Prefettura di Hyogo, dove si ottiene anche acqua da sorgenti speciali. La sua composizione non dovrebbe contenere ferro e manganese, e potassio e fosforo, al contrario, dovrebbero essere contenuti in eccesso.

Bevande alcoliche del Giappone

È improbabile che gli abitanti della Terra del Sol Levante dicano agli ospiti tutti i segreti per fare il sakè, ma sicuramente insegneranno la cultura del sakè. La cerimonia richiede piatti speciali, ma l'opinione che il sake dovrebbe essere caldo non è del tutto vera. Come tutte le bevande alcoliche in Giappone, il sake può variare in termini di qualità e solo il prodotto economico viene riscaldato per dissipare un odore o un sapore sgradevole. Il sakè buono, invece, si raffredda a +5 gradi e si assapora, si scalda in bocca e ne assapora l'aroma.

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