Descrizione dell'attrazione
Padmanabhapuram Palace si trova sul territorio del forte fortificato con lo stesso nome, ed è un intero complesso di vari edifici. La fortezza granitica, lunga circa 4 chilometri, si trova nello stato meridionale indiano del Tamil Nadu, al confine con lo stato del Kerala, e giace ai piedi delle Colline Veli, che fanno parte dei Ghati occidentali. Nelle vicinanze scorre anche il fiume Valli.
Il palazzo fu costruito nel 1601 per ordine di Iravi Varma Kulasekhar Perumal - il sovrano del principato di Travankor, e fino al 1790 servì come residenza per lui e per i suoi successori. Sempre nel 1750, Padmanabhapuram fu ricostruito e acquisì l'aspetto attuale.
Il complesso del palazzo è costituito da diversi edifici, e precisamente: sala riunioni - Mantrasala; la sala madre - Thai Kottaram - è così chiamata perché è il primo edificio del complesso, si ritiene che sia stata realizzata nel 1550; sala d'arte - Nataxala; Theke Kottaram - Palazzo Sud; così come l'edificio centrale di quattro piani Uppirikka Maliga.
La parte più bella del palazzo è Mantrasala. L'interno della sala è sempre fresco e fresco grazie alle finestre decorate con mica multicolore, che le conferisce anche un aspetto molto misterioso. Mantrasala è anche decorato con fini reticoli forgiati. Quando si visita questa stanza, è necessario prestare particolare attenzione alla finitura del pavimento: per questo sono stati utilizzati vari materiali, persino gusci bruciati di noci di cocco e uova.
Un'altra attrazione di Padmanabhapuram è la torre con un orologio di trecento anni, che mostra ancora l'ora esatta. In precedenza era anche possibile percorrere un passaggio segreto che conduceva al palazzo di Charottu Kottaram, situato a pochi chilometri da Padmanabhapuram, e con l'aiuto del quale la famiglia del sovrano poteva nascondersi segretamente in qualsiasi momento. Ma oggi è chiuso.
In generale il palazzo è un vero capolavoro di arte architettonica, inoltre, contiene una vasta collezione di cose interessanti, come armi che furono effettivamente usate in battaglia, e vasi con brocche donati ai regnanti di Travancore dai mercanti cinesi.