Descrizione dell'attrazione
Il Foro Italico è una delle passeggiate di Palermo, che si estende da Cala Baia a Via Giulia nel quartiere della Kalsa. Dal 1734 al 1860 fu chiamato Foro Borbonico dalla dinastia borbonica che dominò la Sicilia, e dopo l'Unità d'Italia nel 1860 assunse il nome attuale. Fino alla seconda guerra mondiale il mare arrivava fino alle strade moderne. Direttamente negli anni del conflitto, durante i raid aerei sulla città sia tedeschi che americani, furono distrutte alcune parti del porto e del centro storico di Palermo. Dopo la guerra, la maggior parte del relitto fu portata qui, quindi il mare si ritirò e l'argine, di conseguenza, si allargò. Per molti anni questa zona è rimasta abbandonata e trasandata. Poi, i circhi itineranti si sono fermati qui e per qualche tempo c'era il Luna Park in questo luogo. E solo tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 è stato effettuato un completo restauro della zona, che si è trasformato in uno degli argini più popolari della città.
La decisione di convertire l'area abbandonata in un'area pedonale è stata presa in vista della conferenza delle Nazioni Unite sulla lotta alla criminalità organizzata, che si è tenuta a Palermo nel dicembre 2000. L'ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha partecipato all'inaugurazione del terrapieno, progettato dall'architetto Carmelo Bustinto.
Oggi il Foro Italico pedonale con le sue vaste "aree verdi" occupa circa 40mila metri quadrati: vicoli, panchine, sculture in ceramica, piste ciclabili, illuminazione notturna e un bellissimo panorama - tutto questo attira ogni giorno centinaia di persone che vogliono rilassarsi e ammirare il mare.
