Descrizione e foto del Duomo di Orvieto (Cattedrale di Orvieto) - Italia: Orvieto

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Descrizione e foto del Duomo di Orvieto (Cattedrale di Orvieto) - Italia: Orvieto
Descrizione e foto del Duomo di Orvieto (Cattedrale di Orvieto) - Italia: Orvieto

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Duomo di Orvieto
Duomo di Orvieto

Descrizione dell'attrazione

Il Duomo di Orvieto è un'enorme chiesa costruita nel XIV secolo per volere di Papa Urbano IV per conservare la cosiddetta "antimension di Bolsena" - una tovaglia di seta su cui si celebra il sacramento dell'Eucaristia. A questo tema è legata una bellissima storia: si narra che nel 1263 nella cittadina di Bolsena, un prete errante che dubitava della verità della manifestazione della Transustanziazione (la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo), vide che i suoi ospiti - lo stesso pane - cominciarono a sanguinare, tanto da macchiare la tovaglia dell'altare. Questa stoffa è conservata oggi in una cappella appositamente costruita nella Cattedrale.

La cattedrale stessa domina la città, situata alla foce di un vulcano. La sua facciata è un classico esempio di architettura religiosa con vari elementi dal XIV al XX secolo, un enorme rosone, mosaico d'oro e tre porte di bronzo. All'interno vi sono due cappelle decorate con affreschi dei più grandi maestri italiani raffiguranti scene del Giorno del Giudizio Universale.

La costruzione della cattedrale dedicata alla Dormizione della Santissima Theotokos durò quasi tre secoli. La prima pietra fu posata nel novembre 1290 dallo stesso papa Niccolò IV. E Fra Bevignate da Perugia ha supervisionato la costruzione - ha usato i disegni di Arnolfo di Cambio, l'architetto del Duomo di Firenze.

In origine la Chiesa di Orvieto era concepita come basilica romanica con una navata centrale e due cappelle laterali, ma in seguito si decise di costruirla in stile gotico italiano. Nel 1309 fu nominato architetto un senese, Lorenzo Maitani, che modificò completamente il disegno della cattedrale. Rinforzò le pareti esterne con archi rampanti (contrappuntamenti), che però si rivelarono inutili, e ricostruì l'abside, aggiungendo una grande vetrata. Maitan, invece, fu l'autore della facciata fino al livello dove sorgono le statue bronzee degli Evangelisti. Dopo la sua morte, varie persone hanno visitato la posizione dell'architetto della cattedrale, tra cui il famoso Andrea Pisano. Tra il 1451 e il 1456 Antonio Federighi decorò la facciata rinascimentale e nel 1503 Michele Sanmicheli completò il timpano centrale e aggiunse una cuspide destra. Gli accordi finali nella decorazione della facciata furono realizzati da Ippolito Skalza alla fine del XVI secolo. E solo nel 1970 furono completate tre porte di bronzo che conducono all'interno della cattedrale.

L'interno della cattedrale è riccamente decorato con affreschi e altre opere d'arte. L'enorme organo del XV secolo, composto da 5.585 tubi, e la Pietà, scolpita da Ippolito Skalza nel 1579, sono invariabilmente attirati dall'attenzione dei turisti: il maestro ha impiegato otto anni per creare quattro figure di questa imponente composizione marmorea. La costruzione dei cori lignei iniziò nel 1329, ancora oggi visibili nell'abside. Dietro l'altare si trova una serie di affreschi gotici danneggiati raffiguranti scene della vita della Vergine Maria. Un tempo questo ciclo, realizzato nel XIV secolo, era il più grande d'Italia.

Nella parte settentrionale della cattedrale sorge la Cappella del Corporale, edificata a metà del XIV secolo per custodire la sacra tela bolsena. E poco oltre la cappella della Madonna di San Brizio, edificata nel XV secolo e quasi identica alla prima. Alla sua decorazione lavorarono i grandi pittori Beato Angelico e Perugino.

Di fronte alla cattedrale si trova l'enorme edificio del Palazzo dell'Opera del Duomo, costruito nel 1359 per ospitare gli uffici amministrativi. Fu notevolmente ampliato nella seconda metà dell'ottocento, quando venne aperto un museo al piano terra, nelle cui collezioni si possono vedere reperti etruschi rinvenuti nei dintorni di Orvieto, città che fu capitale della civiltà etrusca. Accanto al Palazzo c'è un altro museo - il Museo Claudio Faina, anch'esso dedicato all'arte etrusca.

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