Descrizione dell'attrazione
L'Isola Madre è l'isola più grande dell'arcipelago Borromeo, situata sul Lago Maggiore. Oggi ospita diversi edifici e strutture architettoniche, oltre a giardini di fama mondiale. In passato l'isola era conosciuta come Isola di San Vittore e Isola Maggiore.
Alcune fonti storiche riportano che già a metà del IX secolo sull'Isola Madre esisteva una chiesa e un cimitero, che si riflette nel nome di Scala dei Morty - "Scala dei Morti", che si trova nel giardino della isola. È anche noto che le olive venivano coltivate sull'isola già a quel tempo. Nel 1501, Lancillotto Borromeo, uno dei cinque figli di Giovanni III Borromeo, iniziò a coltivare agrumi sull'Isola Madre, le cui talee portò appositamente dalla Liguria con un giardiniere. Il Lanchillotto, invece, costruì sull'isola una residenza di famiglia, ampliata e ridisegnata in stile rinascimentale negli anni ottanta del Cinquecento per volere di Renato I Borromeo.
Oggi Palazzo Borromeo, sorto sulle fondamenta di un'antica chiesa, cimitero e forse castello di San Vittore, è circondato da un parco indimenticabile: i Giardini Botanici dell'Isola Madre. La superficie totale di questo giardino all'inglese, piantato alla fine del XVIII secolo, è di oltre otto ettari. La sua attrazione è la già citata Scala dei Morty, che in passato era decorata con lussuosi glicini. Il giardino botanico stesso è composto da sette terrazze, dove si possono vedere cipressi, rododendri, magnolie, aceri, palme, che hanno più di cento anni, e una delle primissime collezioni italiane di camelie. La cosiddetta corsia africana - Viale Africa - si trova sul lato soleggiato dell'Isola Madre. E nel piazzale dei Pappagalli vivono pappagalli, pavoni, fagiani e altri uccelli.
Merita attenzione anche la cappella della famiglia Borromeo, costruita nel 1858: a differenza dell'omonima cappella dell'Isola Bella, questa non contiene tombe o lapidi.