Descrizione dell'attrazione
Sant Agata de Goti è un comune della provincia di Benevento nella regione italiana della Campania, situato a 35 km a nord-est di Napoli e 25 km a ovest di Benevento, ai piedi del Monte Taburno. Il nome del paese non deriva dal periodo gotico della storia d'Italia (V-VI secolo), ma dalla famiglia guascone De Goth, che qui governò nel XIV secolo. Accanto a Sant'Agata de Goti si trova l'antica città sannita di Satikula.
I luoghi più interessanti di Sant'Agata de Goti sono le chiese locali. Ad esempio, la cattedrale è stata fondata nel X secolo, ma a causa di numerosi restauri ha cambiato completamente il suo aspetto. La sua cripta romanica fa parte degli edifici precedenti, compresi quelli antichi romani.
La chiesa gotica dell'Annunziata fu edificata nel XIII secolo in un luogo fuori le mura della città. All'interno di questa chiesa ad una navata con cappelle laterali, si trovano affreschi del XV secolo raffiguranti il Giudizio Universale. Degno di nota è anche il dittico raffigurante l'Annunciazione dello stesso periodo dell'artista napoletano Angiolillo Arcuccio.
La chiesa di Sant'Angelo in Munculanis risale all'epoca longobarda ed è una struttura basilicale a tre navate. L'abside della chiesa era un tempo grande, ma fu accorciata. L'ingresso principale, rivolto a sud, è preceduto da un pronao coronato da massicce colonne su cui si erge un campanile. Nel corso dei recenti lavori di restauro sono stati riportati alla luce alcuni elementi medievali, nonché una cripta con sepolture.
Il Tempio di San Mennato fu costruito nel XII secolo e dedicato ad un eremita del VI secolo che viveva sul Monte Taburno. In questa chiesa si può vedere il pavimento ricoperto di mosaici in stile cosmatesco, il più antico dell'Italia meridionale.
Accanto al convento delle Suore Redentoriste, infine, sorge la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Fu costruito nel XVIII secolo sui resti dell'antica cappella di San Bartolomeo de Ferraris.
Un punto di riferimento non religioso di Sant'Agata de Gauti è il castello, costruito dai Longobardi e ampliato nell'XI secolo dai Normanni. Nel XIX secolo le sue torri furono "decapitate" e al loro posto furono erette le logge. Al primo piano del castello si può ammirare il ciclo di affreschi dell'artista Tommaso Giaquinto.