Descrizione dell'attrazione
Il castello reale di Sarre, nell'omonimo comune della Val d'Aosta, è stato per molti anni la residenza estiva della dinastia sabauda. Oggi è stato trasformato in un museo ed è aperto ai turisti. La galleria dei trofei e la Hall of Fame meritano un'attenzione speciale.
Il castello fu costruito nel 1710 sui resti di una fortezza, la cui prima menzione risale alla metà del XIII secolo. Più volte passò di mano fino a quando non fu acquistato dal Re d'Italia Vittorio Emanuele II, per volere del quale l'edificio fu restaurato e adibito a residenza di caccia durante le visite reali in Val d'Aosta. Per volere del primo re d'Italia, nel castello furono costruite anche nuove scuderie e una torre, e l'interno della sala fu completamente modificato. Il custode del Palazzo Reale di Milano fu incaricato dell'arredo del castello.
Anche l'erede di Vittorio Emmanuele, Umberto I, utilizzò Castello Sarre come residenza di caccia. Negli ultimi anni del suo regno commissionò un completo restauro degli interni del castello. Fu allora che apparvero qui stambecchi e camosci ripieni. Nello stesso castello soggiornò la regina Maria José, anche dopo la caduta della monarchia. E nel 1989 Castello Sarre è divenuto proprietà del governo della regione autonoma della Val d'Aosta.
Il castello è una struttura lunga con una torre quadrata al centro. I lavori di restauro eseguiti qui alla fine del XX secolo hanno permesso di preservare la doppia essenza del castello - come residenza alpina e museo, che ricorda l'antica potente dinastia dei Savoia. L'accesso al primo piano è oggi aperto a tutti. Le sale sono disposte in modo da far conoscere ai turisti le esposizioni del museo nell'ambito di visite guidate che iniziano ogni mezz'ora. Qui puoi vedere i ritratti dei membri della dinastia sabauda (nella Sala dei Ricevimenti e nel Gabinetto delle Stampe), conoscere i terreni di caccia reali nelle Alpi e, infatti, conoscere la storia del castello stesso. Le camere ai piani superiori sono arredate con mobili antichi ritrovati qui durante il restauro. Al secondo piano, i visitatori possono esplorare le camere reali con un'enorme sala giochi, una galleria di trofei di caccia e appartamenti personali, che, tra l'altro, sono stati aperti al pubblico per la prima volta. Il terzo piano è interamente dedicato alla storia della dinastia sabauda nel XX secolo - qui sono presentate le sorti di Vittorio Emmanuele III, Elena di Montenegro, Umberto II e Maria José, che furono strettamente legati alla storia della Val d'Aosta.