Stemma del Giappone

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Video: Alessandro Barbero - Storia del Giappone 2024, Giugno
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foto: stemma del Giappone
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Il Paese del Sol Levante è sempre stato un mistero per gli europei. Cultura, lingua, tradizioni: tutto è radicalmente diverso. Alla ricerca della semplicità, del minimalismo e del significato più profondo dietro questa apparente semplicità e primitività. Anche un concetto come lo stemma del Giappone è assente, tra i simboli di stato c'è solo una bandiera.

Allo stesso tempo, il sigillo imperiale può essere annoverato tra gli emblemi di stato di questo paese, perché in quale altro modo si può spiegare la sua comparsa sui passaporti dei giapponesi.

Semplicità e significato

Scegliendo un'immagine per l'emblema principale del loro stato, i giapponesi hanno mostrato la loro originalità. Non hanno inventato progetti complessi con molti dettagli ed elementi. Il sigillo imperiale del Giappone è l'immagine di un fiore di crisantemo con 16 petali superiori di colore giallo o arancione e lo stesso numero di quelli inferiori.

Ma questo simbolo giapponese ha una storia così lunga che molti eminenti regni d'Europa non si sono mai sognati. L'emblema a forma di umile crisantemo apparve come simbolo ufficiale degli imperatori giapponesi e dei loro familiari nel XII secolo.

Il primo che ha segnato il suo tempo al potere con questo simbolo è stato l'imperatore Go-Toba. Oltre ad essere considerato l'ottantaduesimo imperatore del Giappone (regnò dal 1183 al 1198), è anche poeta. È stato impegnato nella compilazione di antologie poetiche, ha diretto e partecipato a concorsi di poeti, ha preparato diverse raccolte di sue opere. Forse la sottile anima poetica ha spinto l'imperatore Go-Toba a usare un crisantemo sottile e delicato come sigillo personale.

È vero, come segno della famiglia della famiglia imperiale, questo fiore iniziò ad essere usato solo dal 1869. Due anni dopo, fu vietato a chiunque altro di usare il sigillo con l'immagine del crisantemo, ad eccezione dell'imperatore del Giappone. Il divieto rimase in vigore fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Allo stesso tempo, l'imperatore stesso poteva usare un sigillo con un crisantemo a 16 petali e i suoi familiari avevano diritto a un sigillo con un fiore con 14 petali.

Vita moderna di un simbolo antico

Il crisantemo come emblema non ufficiale del Giappone appare ancora in alcuni luoghi o su documenti, vale a dire:

  • sui passaporti stranieri dei residenti in Giappone;
  • sugli edifici delle missioni diplomatiche giapponesi all'estero;
  • negli attributi di vari politici e diplomatici.

L'apparente semplicità dell'immagine mostra la fragilità dell'essere e la caducità della vita. Dimostra la capacità dei giapponesi di vedere il semplice nel complesso e il complesso nelle cose più primitive.

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