Descrizione e foto delle Tre Cime di Lavaredo - Italia: Dolomiti

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Descrizione e foto delle Tre Cime di Lavaredo - Italia: Dolomiti
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Video: Anello Tre Cime di Lavaredo e Paterno 2024, Settembre
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Tre Cime di Lavaredo
Tre Cime di Lavaredo

Descrizione dell'attrazione

Le Tre Cime di Lavaredo sono tre insolite cime, simili ai merli, situate nel nord-est dell'Italia nelle cosiddette Dolomiti di Sesto e fanno parte dell'omonimo parco naturale. Questa è forse la catena montuosa più famosa delle Dolomiti. La vetta orientale è denominata Chima Piccola (2857 m), “piccola vetta”, quella centrale è Chima Grande (2999 m), “vetta grande”, e quella occidentale è Chima Ovest (2973 m), “vetta occidentale”. Come altre montagne locali, sono composte da strati di dolomite.

Fino al 1919 le Tre Cime di Lavaredo facevano parte del confine naturale tra Austria e Italia, ma oggi separano le province italiane di Bolzano e Belluno e fungono ancora da confine “linguistico” tra le etnie di lingua tedesca e italiana. La prima salita documentata della Cima Grande avvenne nell'agosto 1869 dallo scrittore e amante della montagna austriaco Paul Grochmann, accompagnato dalle guide Franz Innerkofler e Peter Salcher. Chima Ovest fu conquistata dieci anni dopo - nell'agosto 1879, e Chima Piccola - solo nel 1881. Michael Innerkofler ha scalato le ultime due cime. Le strade percorse dai pionieri esistono ancora oggi. La strada per la cima di Cima Piccola è considerata la più difficile delle tre, e il versante nord di Cima Grande, conquistato solo nel 1933, è uno dei sei cosiddetti “grandi versanti settentrionali delle Alpi”.

Oggi scalare le Tre Cime di Lavaredo non è difficile: tanti sono i sentieri escursionistici sulle cime e nei dintorni. La più frequentata è la strada che dal Paternkofel, detto anche Monte Paterno, porta prima al rifugio Auronzo a quota 2333 metri, poi al Rifugio Locatelli a quota 2405 metri, ed infine in cima alla le cime.

Poiché, come detto sopra, lungo questo crinale passava il confine tra Austria e Italia durante la prima guerra mondiale, si possono ancora vedere fortificazioni fatiscenti, grotte artificiali e numerose lapidi e steli commemorative.

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