Descrizione dell'attrazione
L'ex residenza estiva dei sovrani bavaresi nella parte occidentale della città si trova nel mezzo di uno dei parchi più belli di Monaco. Cinque generazioni dei Wittelsbach hanno preso parte alla costruzione del castello barocco. La storia della costruzione del castello di Nymphenburg inizia con l'elettore Ferdinando Maria, che ordinò la costruzione della parte centrale dell'edificio nello stile delle ville italiane (1664-74) per sua moglie in relazione alla nascita dell'erede del trono Max Emanuel. Sotto Max Emanuel nel 1700, gli architetti Enrico Zucalli e Antonio Viscardi ampliarono il complesso con gallerie e padiglioni. Alcuni anni dopo, fu costruita la parte meridionale del castello - Marshtal - e una serra fu posta a nord. L'area del parco fu notevolmente ampliata nel XVIII secolo e, a partire dal 1715, fu ricostruita da Girard in stile francese (dopo l'immagine di Versailles).
All'interno del palazzo si segnalano: la Sala Grande in stile rococò, decorata con affreschi di Zimmermann; Galleria delle bellezze con i ritratti di 36 delle più belle donne di Monaco; Mobile laccato con pannelli cinesi laccati neri e rossi.
I reperti del locale Museo della Porcellana sono stati realizzati nel castello, presso la manifattura locale, che è una delle più antiche fabbriche di porcellana d'Europa. Il Museo delle Carrozze espone un'eccellente collezione di carrozze, slitte e finimenti per cavalli, comprese le carrozze del re Ludovico II.
Il padiglione di caccia Amalienburg è diventato famoso per la perfezione delle forme e dell'arredamento. Fu costruito sotto la direzione dell'architetto François Cuvillier in stile rococò e si distingue per la sottigliezza del lavoro e la grazia, che sono particolarmente evidenti nella sua Galleria degli specchi. Degni di nota sono altri due padiglioni del complesso del palazzo: il Bagno, creato nel XVIII secolo, e il padiglione della pagoda, decorato con ornamenti orientali e maschere degli dei.
Nella parte settentrionale di Nymphenburg, si trova l'Orto Botanico, dove vengono raccolte varie tipologie di alberi e altre piante, anche molto rare, come le piante carnivore.