Descrizione dell'attrazione
Il Vittoriale degli Italiani, che può essere tradotto come il Tempio delle Vittorie Italiane, è un'enorme tenuta che si estende su un fianco di una montagna nel comune di Gardone Riviera, sulle rive del Lago di Garda. Fu qui che il famoso scrittore italiano Gabriele d'Annunzio visse dal 1922 fino alla sua morte nel 1938. Il Vittoriale è chiamato cittadella monumentale o luna park fascista - in ogni caso, questo luogo è avvolto dalla stessa aura di scandalo del nome del suo creatore.
La tenuta è composta dalla residenza dannunziana, denominata Prioria, un anfiteatro, l'incrociatore leggero Puglia, posto proprio sulla collina, un molo per imbarcazioni con un cacciatorpediniere classe MAS utilizzato dallo scrittore nel 1918, e un mausoleo ad archi. L'intero territorio del Vittoriale degli Italiani è compreso nell'elenco dei Grandi Giardini d'Italia.
La casa stessa - Villa Cargnacco - apparteneva un tempo a uno storico dell'arte tedesco, e poi, insieme a una collezione di libri antichi e un pianoforte suonato dal grande Franz Liszt, fu confiscata dal governo italiano. Nel 1921 Gabriele d'Annunzio prese in affitto la villa e la ristrutturò in un anno con l'aiuto dell'architetto Giancarlo Maroni. Grazie alla popolarità dello scrittore e al suo disaccordo con il governo fascista d'Italia, in particolare sulla questione di un'alleanza con la Germania nazista, i fascisti fecero di tutto per compiacere d'Annunzio e tenerlo lontano da Roma. Nel 1924 fu portato nella tenuta un aeroplano, sul quale lo scrittore sorvolò Vienna durante la prima guerra mondiale, spargendo opuscoli di sua stessa composizione, un anno dopo - il cacciatorpediniere MAS, con cui Gabriele prese in giro gli austriaci nel 1918 durante lo stesso guerra. Allo stesso tempo, l'incrociatore leggero Puglia è apparso nel Vittoriale, che è stato installato su una collina nel boschetto dietro la casa.
Nel 1926 il governo italiano donò 10 milioni di lire, sufficienti per ampliare notevolmente il territorio della tenuta, in particolare fu realizzata una nuova ala della villa, denominata Schiafamondo. Nel 1931 iniziò la costruzione del Parladgio, un anfiteatro con un'ottima vista sul Lago di Garda. Il mausoleo fu progettato dopo la morte di d'Annunzio e costruito secondo i canoni dell'architettura fascista solo nel 1955. È in esso che sono sepolti i resti del grande italiano.