Descrizione dell'attrazione
Fort Exilles, imponente fortezza della Val di Susa, di grande impatto, è stato aperto al pubblico nel 2000 grazie alla collaborazione del governo della Regione Piemonte e del Museo Nazionale "Montaña Cai Torino". Eccellente esempio di architettura militare franco-sabauda, la fortezza stessa è stata oggi trasformata in museo. Due percorsi escursionistici permettono ai visitatori di conoscere la storia di questo edificio: uno, posto all'interno del forte, introduce ai diversi livelli della fortezza e alle sue funzioni, e il secondo offre di ammirare i paesaggi circostanti. Soldati di pietra, sculture, dipinti e fotografie accompagnano i visitatori nel loro viaggio indietro nel tempo e raccontano la storia secolare del forte.
Per la prima volta una struttura fortificata su uno sperone roccioso sulla sponda destra della Dora è citata in documenti risalenti al 1155, quando i Conti d'Albon controllavano la strada che portava al Monginevro. Questo luogo era già di importanza strategica militare, ed Exilles era la periferia più orientale dei possedimenti del conte. Nel 1339 troneggiava sulla roccia un vero e proprio complesso difensivo, raro esempio del cosiddetto "castello stradale". Nella seconda metà del XVI secolo il castello divenne oggetto di contesa tra cattolici e riformatori, che volevano il controllo della provincia del Delfinato, che in quegli anni si trovava su entrambi i versanti delle Alpi. Dopo la conclusione del Trattato di pace di Lione nel 1601, Fort Exilles rimase per lungo tempo lontano dagli occhi della politica internazionale. Solo nel 1708 l'esercito sabaudo al comando di Vittorio Amedeo II riuscì a conquistare l'intera Val di Bardonecchia e l'antica rocca. E le conquiste piemontesi delle valli alpine della Dora e del Cizone, seguite dal loro passaggio al dominio dei Savoia nel 1713, determinarono le nuove posizioni strategiche dell'intero stato sabaudo. Fort Exilles fu notevolmente modernizzato e ricostruito e le sue difese furono rivolte verso la Francia. Nella seconda metà del XVIII secolo vi furono effettuate numerose ricostruzioni. Nonostante ciò, nel 1796, le truppe francesi rasero al suolo la fortezza e solo nel 1818-1829 il forte fu ricostruito nella forma in cui lo vediamo oggi - secondo le norme dell'architettura militare dell'epoca.
Dopo la seconda guerra mondiale, Fort Exilles fu abbandonato. Tutto ciò che poteva essere portato via o portato via veniva depredato, dagli infissi in legno delle finestre ai cavi elettrici. Solo nel 1978 la fortezza è stata acquisita dal governo piemontese, che ha subito messo a punto un piano per il suo restauro, e nel 2000 è stato aperto un museo a Fort Exilles.