Descrizione dell'attrazione
Il Museo Civico "Ala Ponzone" ha sede nell'edificio del Palazzo Affaitati a Cremona, in particolare, qui ha sede la Pinacoteca Comunale. Il palazzo fu costruito all'inizio del XVI secolo, e oggi le sue eleganti sale contengono una collezione di dipinti della famiglia Ponzone, donata alla città nel 1842 dal marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone. Negli anni successivi la collezione si è arricchita con opere d'arte provenienti dalle chiese chiuse di Cremona. Oggi il museo ha raccolto oltre duemila reperti - dipinti e sculture, solo alcuni dei quali sono esposti al pubblico.
La prima sala della galleria è dedicata al Medioevo e al XV secolo - qui si possono vedere sculture, frammenti di antichi affreschi e una raccolta di opere della famiglia Bembo. L'arte del XVI secolo è rappresentata dalle opere di artisti locali che hanno lavorato in stile Art Nouveau - Boccaccino, Pedro Fernandez, Alene Galeazzo Campi, nonché dipinti in stile rinascimentale, che hanno anticipato l'opera del grande Caravaggio. Nella sala di San Domenico sono esposte alcune opere d'arte provenienti dall'omonima chiesa andata distrutta, che riflettono il contributo milanese alla cultura locale del XVII secolo (opere di Cerano, Nuvolone, Procaccini). E in altre sale espositive sono raccolte nature morte, tra cui il famoso "Giardiniere" di Giuseppe Arcimboldi, ritratti di membri della famiglia Ponzone, dipinti del genovese del XVII secolo, le prime creazioni negli stili del neoclassicismo (Diotti) e del romanticismo (Piccio). Infine, le ultime due sale sono dedicate alle arti applicate: qui sono esposti piatti di porcellana, crete, maioliche, smalti e prodotti in avorio.
Al secondo piano di Palazzo Affaitati è possibile trovare una sezione dell'iconografia cremonese, una raccolta di dipinti di artisti lombardi e cremonesi dell'Ottocento (Gorra, Colombi Bordet) e del Novecento (Vittori, Rizzi). Il terzo piano è il regno dei bozzetti e delle stampe. La collezione grafica del museo conta oltre duemilaseimila reperti! Alcuni di essi risalgono al XV-XVI secolo.