Descrizione dell'attrazione
Il ponte di Beslet come importante impianto strategico-militare fu utilizzato con ogni probabilità nell'XI-XII secolo. Ciò è evidenziato non solo dalla sua architettura, ma anche dai risultati dello studio dell'iscrizione sul bordo laterale in pietra del ponte, realizzata nell'antica lingua georgiana Asomtavruli, con il testo di contenuto cristiano.
Come dimostrano gli storici che studiano questa regione, un'importante via di trasporto passava attraverso la valle del fiume Besletka (Basla), collegando diverse valli. A causa della natura montuosa dei fiumi locali, guadare un gran numero di persone e merci era molto difficile o impossibile durante il periodo dello scioglimento delle nevi nelle montagne, quindi l'unica via d'uscita era costruire un ponte.
Il ponte su Besletka, o il ponte della regina Tamara, fu eretto secondo tutti i canoni dell'arte architettonica sotto forma di un arco in pietra a una campata (cioè senza supporto). Era realizzato in pietra calcarea locale, ad ogni lastra della volta veniva data una forma a cuneo, pertanto, dopo aver tolto il cassero, le lastre centrali venivano compresse tra loro tanto più forte quanto maggiore era il carico ad esse applicato. La campata stessa è lunga 13 metri e con i sostegni costieri l'intera lunghezza del ponte raggiunge i 35 metri. La superficie della carreggiata è rialzata di quasi 9 metri sopra l'acqua, il che riduce significativamente la pendenza della strada su entrambi i lati del ponte, e la larghezza di cinque metri ha permesso di utilizzarla per il traffico a due corsie.
Nonostante otto secoli di esistenza completamente non museale in condizioni di montagna difficili, il ponte ha ancora una capacità di carico consentita di 8 tonnellate. Il segreto della sua longevità risiede non solo nell'arte dei progettisti, ma anche nell'abilità dei costruttori, che sono stati in grado di selezionare materiale lapideo di sufficiente resistenza. Inoltre, la pietra a quei tempi veniva posta su un mortaio di calce con l'aggiunta di albume d'uovo, che le dava una forza e una durata colossali.