Descrizione dell'attrazione
Il Museo Africano, con sede a Verona, è un museo antropologico dedicato ai popoli e alle culture del Continente Nero. È stato fondato dai missionari dell'organizzazione Figli del Sacro Cuore di Cristo, che ancora oggi gestisce il museo. Le sue collezioni sono costituite da manufatti raccolti in Africa dai membri della missione. L'edificio ospita anche una biblioteca e una cineteca e ospita regolarmente eventi legati alla storia e alla cultura africana.
Iniziatore della creazione del museo fu Francesco Sogaro, primo successore del fondatore della missione, Daniele Comboni. Nel 1882 Sogaro si rivolse a Giuseppe Sembianti, rettore dell'Istituto per gli Studi Africani, con la richiesta di istituire un museo a Verona al fine di esporre interessanti aggeggi, reperti scientifici e altri curiosi oggetti raccolti durante il soggiorno dei missionari in Africa.
Già nel 1892 fu assemblata la prima piccola collezione, che inizialmente fu esposta nella casa missionaria, per poi essere trasferita in un edificio separato. Nella seconda metà del XX secolo l'importanza del museo e delle sue collezioni è andata costantemente aumentando. Oggi, molti studenti di antropologia veronesi e di altre città d'Italia conducono qui la loro ricerca scientifica, che possono utilizzare non solo i reperti diretti delle varie collezioni del museo, ma anche la sua biblioteca, che contiene circa 20mila libri tematici.
Nel corso degli anni della sua storia, il museo ha subito numerosi restauri e modifiche. I primi lavori di restauro furono eseguiti dal 1978 al 1981, e l'ultimo - nel 1996 in occasione della beatificazione (canonizzazione) di Daniele Comboni, fondatore della missione "Figli del Sacro Cuore di Cristo".