Descrizione dell'attrazione
Il paese di Arco si trova sulla sponda destra del fiume Sacra, nel luogo in cui la valle del fiume inizia ad espandersi, e si estende fino alle sponde del Lago di Garda. Le famose località turistiche di Riva del Garda e Torbole distano solo 5 km.
Arco è diviso in due parti: ai piedi della rupe, dove sono visibili i ruderi di un antico castello, si trova il centro storico della città con i suoi eleganti palazzi, e ad ovest la parte nuova della città. Grazie alla "protezione" delle montagne a nord e delle acque del Garda a sud, Arco vanta un clima mite tutto l'anno, ideale per la coltivazione di olivi, magnolie, allori, cactus, palme e altre specie vegetali più tipiche del Mediterraneo.
Gli scavi archeologici nella regione hanno portato alla luce tracce di insediamenti del Neolitico e dell'età del bronzo. C'erano anche i romani. Nel corso dei secoli Arco fu attaccata dai Goti e dai Longobardi, fino a diventare comune autonomo nell'XI secolo, e nel secolo successivo passò in possesso dei Conti d'Arco. Più volte negli anni delle sanguinose faide tra Guelfi e Ghibellini, la città fu distrutta. Nel 1703 Arco subì gravemente l'invasione dei francesi, che ne smantellarono letteralmente il castello, e nel 1804 la città entrò a far parte dell'Impero Austro-Ungarico. Solo nel 1918 entrò a far parte dell'Italia unita.
Oggi, proprio nel centro di Arco, c'è un parco pubblico con un monumento all'artista locale Giovanni Segantini, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la fontana del Mose, il Palazzo Comunale e Palazzo Giuliani. Nelle vicinanze si trova il Palazzo Marcabruni, che custodisce affreschi cinquecenteschi di Dionisio Bonmartini. E nell'ex edificio del Casinò comunale, oggi si tengono vari eventi culturali. Nel comune di Largo Pina, a metà del XIX secolo, fu costruita una lussuosa villa, dove visse l'arciduca austriaco Alberto. A lui è intitolato un parco a nord della villa. Ci sono anche le rovine di un castello medievale. Se ci si dirige verso il ponte sul fiume Sacra, si arriva al Palazzo dei Panni, oggi occupato dalla biblioteca comunale e dalle sale espositive. E nel comune di Cheole si trova il tempio della Madonna delle Grazie, costruito nel 1492 dai frati francescani.
In estate, le passeggiate intorno all'Arco regalano ai viaggiatori panorami mozzafiato. La città è circondata su quasi tutti i lati da pittoreschi uliveti, in uno dei quali è nascosta la Chiesa della Madonna del Lagel. Gli escursionisti in montagna dovrebbero assolutamente visitare il Rifugio Alpini San Pietro o scalare il Monte Stevo. Le spiagge di Arco sono ideali per il windsurf, le immersioni, il nuoto o la vela. In inverno, sul Monte Stevo, sono aperte le piste da sci, considerate piuttosto estreme.