Descrizione dell'attrazione
L'Abbazia di San Rabano si trova nel Parco Naturale della Maremma tra le cime di Poggio Lecci e Poggio Alto. All'inizio dell'XI secolo, quando fu costruito, era chiamato Monastero di Alberese o de Arboresio. L'origine di questo nome non è stata ancora stabilita con precisione. Forse deriva dalle parole "arbor", "albero", che significa "albero", o dalla parola "albarium" - la pietra bianca dei monti Uccellini. Il nome moderno dell'abbazia - San Rabano - deriva probabilmente dal nome di San Raphani Precettore, che fu l'ultimo abate, come risulta da documenti del XVIII secolo. Iniziò anche la costruzione della Chiesa di San Rabano nel comune di Alberese.
La costruzione dell'abbazia iniziò nel 1587 sul sito di un complesso religioso costruito all'inizio dell'XI secolo dai monaci benedettini. Poco distante dall'abbazia si trovava la Strada Regia - Strada della Regina, che collegava l'antico tratto romano Via Aurelia con il mare. Il territorio circostante ha subito notevoli modifiche ed è stato addirittura disboscato per coltivare ulivi e viti. Anche in questo luogo fu fondato un piccolo villaggio, di cui fino ad oggi sono sopravvissuti solo ruderi.
Nel XII secolo il monastero benedettino raggiunse il suo apice, ricevendo addirittura da papa Innocenzo II il controllo su tutti i monasteri del confine laziale. In seguito iniziò un periodo di decadenza dell'ordine benedettino, che portò all'abbandono di molti monasteri benedettini. Anche San Rabano non sfuggì a questa sorte. Nel 1303, papa Bonifacio VIII ordinò ai cavalieri dell'Ordine di Gerusalemme di presidiare il territorio e gestire le terre e il monastero di Alberese. I documenti dell'epoca parlano ancora del monastero, ma già nel 1336 si incontrava per la prima volta la parola "Forte". Probabilmente fu in quel momento che furono erette le fortificazioni sopravvissute fino ad oggi: muri in pietra con feritoie. Nel XIV secolo il potere su questo forte divenne causa di dissidi tra Siena e Pisa e nel 1438 Siena, divenuta proprietaria a pieno titolo dell'intero territorio dell'attuale provincia di Grosseto, distrusse il monastero.
L'attuale Abbazia di San Rabano, sorta sul sito di un demolito complesso religioso, è costituita da una chiesa con monastero e da una torre di osservazione dell'Uccellina. L'abbazia è stata costruita in parte con il materiale rimasto dall'ex monastero e la sua stessa costruzione probabilmente sorge su antiche fondamenta. La chiesa sorge su un basamento cruciforme con travi trasversali. Particolarmente degno di nota è il tetto parzialmente crollato della navata centrale: è in pietra e sorretto da grandi lastre che poggiano direttamente sulle pareti della navata. Sull'arco del portale e sulla finestra absidale si sono conservate antiche incisioni la cui datazione esatta non è stata stabilita: alcuni studiosi le attribuiscono al tardo medioevo. La parte orientale della chiesa è costituita da un'abside centrale e da due absidi laterali più piccole. Il campanile appartiene senza dubbio al periodo romano-lombardo.
L'Abbazia di San Rabano, purtroppo, è oggi in pessime condizioni, e solo recenti scavi archeologici hanno permesso agli scienziati di capire come fosse in passato l'intero complesso. Oggi sono visibili i ruderi di un cortile centrale con cisterna, strade di accesso grandi e piccole e un focolare vicino alla torre dell'Uccellina.