Descrizione dell'attrazione
Il Castello di Todi, detto anche Capecchio, si trova su una collina a 10 miglia da Todi e non lontano da Terni, capoluogo di provincia. Il castello fu costruito nell'XI secolo come torre di osservazione, ma nel corso di diversi secoli della sua storia si è trasformato in una vera e propria fortezza.
Capecchio sorse in una posizione strategicamente vantaggiosa, dal colle su cui sorge il castello, che domina l'intera valle del Tevere e la via Amerina, che collegava il Lazio con Todi. Allora il castello fu chiamato Torre d'Orlando. Nei secoli XI-XIII alla torre furono aggiunti diversi edifici e si trasformò nel fortilizio del Castello di Todi. Tre torri erano poste agli angoli del forte e possenti mura fortificate proteggevano l'intero territorio della fortezza.
Todi fiorì nel XIII secolo e la sua popolazione crebbe rapidamente. Il comune voleva controllare completamente l'area circostante, e quindi circa 5mila persone iniziarono a costruire un complesso di fortificazioni, che prevedeva la costruzione di una dozzina di torri, fortezze e mura cittadine. In questo complesso era compreso anche il Castello di Todi, che ebbe un ruolo importante nella guerra tra Guelfi e Ghibellini. Allora il forte era completamente autosufficiente: il cibo per i soldati e per gli animali veniva immagazzinato proprio nel castello in grandi quantità, ed essi bevevano l'acqua piovana, che subito raccoglievano. I soldati vivevano nelle torri e gli animali vivevano all'aria aperta. C'erano diversi passaggi segreti sotto le mura del castello, che sono stati scoperti in seguito durante i lavori di restauro. Era lungo questi percorsi che i soldati potevano fuggire in caso di cattura del castello.
Nel 1348 scoppiò un'epidemia di peste sulla penisola appenninica e alla metà del XIV secolo la città di Todi cadde in rovina. Per molti anni il castello rimase solitario nel mezzo di un'area desolata con villaggi abbandonati. Anche il castello stesso fu abbandonato: i suoi unici abitanti erano alcuni vagabondi. Nel XV secolo fu trasformato in monastero: fu eretto un tetto sul cortile e l'interno fu trasformato in chiesa, che fu dedicata ai Santi Giulietta e Quirico. Oggi sono visibili i resti di un altare, sagrestia, volte e capitelli.
Successivamente, nel XVII secolo, il monastero fu abbandonato e il castello divenne oggetto di contese tra alcuni governanti locali. Alla fine Capecchio fu rilevata dalla famiglia Landi di Todi, ma rimase abbandonata per molti anni. Nel 1974 il castello fu acquistato dall'ambasciatore Giuseppe Santoro, che avviò i primi lavori di restauro. Fortunatamente la Torre d'Orlando, la parte più antica del castello, è ben conservata, così come le mura perimetrali. Solo l'interno del castello doveva essere restaurato in modo significativo. I lavori si protrassero per diversi anni, al termine dei quali Capecchio riacquistò il suo antico splendore. Nel 1980 è stato dichiarato monumento nazionale. Oggi è uno dei castelli medievali meglio conservati di tutta Italia. Attira i turisti non solo con la sua storia, ma anche con numerose leggende sui fantasmi che vivono tra le mura di un'antica fortezza. Si narra che Lucrezia Landi, morta durante la peste, sia sepolta nella cappella del castello, e il suo fantasma si aggira ancora per le stanze.