Descrizione dell'attrazione
Il Castello di Duino, situato a pochi chilometri da Trieste sulle rive della Riviera Adriatica italiana, ha una storia antica e molto nobile. Fu costruito nel 1300 sui resti di un antico avamposto romano su una ripida scogliera di fronte al mare. Da qui si gode di una splendida vista sulla baia, e il parco del castello, con il suo bunker della seconda guerra mondiale e il sentiero Rainer Maria Rilke, offre uno spaccato dei paesaggi caratteristici del nord Italia.
Il Castello di Duino è una struttura massiccia con una torre cinquecentesca. Proprio accanto a questa torre esisteva un altro castello più antico, forse dedicato al culto del Dio Sole. E oggi Duino è associato alla tragica leggenda della Dama Bianca. Questo nome nasce dalla roccia bianca come la neve, visibile dal mare e che ha la forma di una donna avvolta in un lungo velo. Secondo la leggenda, il re malvagio gettò sua moglie da questa scogliera e il cielo, compatito dalle urla morenti della ragazza, la trasformò in pietra prima che toccasse l'acqua. Si narra che ogni notte la Dama Bianca emerga dalla rupe e si aggiri per le stanze del castello fino all'alba.
Il Castello di Duino è da 400 anni proprietà dei principi Von Thurn und Taxis che vi abitano. Dal 2003, su iniziativa dei proprietari, la maggior parte del castello è stata aperta ai turisti che possono visionare una ricca collezione di opere d'arte e cimeli storici.
In questo castello soggiornò un tempo il misterioso poeta Rainer Maria Rilke, che qui scrisse le sue prime due Elegie di Duino. In ricordo di questo evento, al poeta è stato intitolato un sentiero turistico della lunghezza di circa 2 km. Inaugurato dopo il restauro nel 1987, si estende lungo una ripida scogliera da Duino al Golfo di Sistiana, suggestivo per i suoi panorami. A pochi passi dal sentiero si trova un parco del castello con alberi secolari, prati e aiuole. Una delle attrazioni del parco è un bunker della seconda guerra mondiale, trasformato in un museo originale nel 2006. Questo bunker fu buttato giù dalla roccia nel 1943 dai tedeschi per proteggere il Golfo di Sistiana dagli attacchi alleati.