Descrizione dell'attrazione
Il Teatro Carlo Felice è il principale palcoscenico lirico di Genova, dove, oltre alle opere, si possono assistere a spettacoli di balletto, orchestre da camera e spettacoli musicali. Situato in piazza Ferrari, il teatro è intitolato al duca Carlo Felice. Nel 1825 il Comune di Genova incaricò l'architetto locale Carlo Barabino di preparare un progetto per un nuovo teatro dell'opera da realizzare sul luogo dell'antica chiesa di San Domenico. A quel tempo, la chiesa fu smantellata e i monaci domenicani furono trasferiti in un'altra parrocchia. La prima pietra del futuro teatro fu posata il 19 marzo 1826.
Due anni dopo, il 7 aprile 1828, ebbe luogo l'inaugurazione di un nuovo palcoscenico, sul quale fu rappresentata l'opera Bianca e Fernando di Bellini, sebbene l'edificio del teatro stesso e la sua scenografia non fossero ancora stati completati. A quel tempo, il teatro poteva ospitare circa 2, 5 mila persone e la sua acustica era considerata una delle migliori d'Europa.
Per quasi 40 anni il grande compositore Giuseppe Verdi trascorreva tutti gli inverni a Genova, stringendo strettissime amicizie con l'amministrazione del teatro, Carlo Felice. Sul palcoscenico di questo teatro è stata messa in scena più di un'opera del celebre italiano.
Nel 1892 Genova celebrò il 400° anniversario della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, originario di questa città. In onore di questo storico evento fu restaurato il teatro, costato alla città 420mila lire. A proposito, a Verdi fu offerto di scrivere un'opera adatta per questa occasione, ma rifiutò, citando la sua età avanzata.
Il 9 febbraio 1941, un proiettile sparato da una nave militare britannica trafisse il tetto del teatro, lasciando un enorme buco e distruggendo il soffitto della sala principale, che era un esempio unico dello stravagante stile rococò del XIX secolo.. Più tardi, nell'agosto del 1943, il palcoscenico del teatro prese fuoco a causa dell'esplosione di una bomba: l'incendio distrusse tutte le decorazioni in legno, ma, fortunatamente, non raggiunse la sala principale. Durante la seconda guerra mondiale il teatro fu anche gravemente danneggiato dai predoni che “cercavano” qualsiasi struttura metallica che potesse essere scambiata con denaro. La facciata del teatro fu quasi completamente distrutta durante un raid aereo nel settembre 1944. Quello che un tempo era uno dei teatri d'opera più belli del mondo è caduto in rovina con pareti nude e portici senza tetto.
La ricostruzione del teatro iniziò subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il primo progetto di Paolo Antonio Kessa nel 1951 fu bocciato, il secondo - opera di Carlo Scarpa - fu approvato nel 1977, ma, purtroppo, l'improvvisa morte dell'architetto ancora una volta bloccarono i lavori di restauro. L'autore del progetto, secondo il quale il teatro fu poi restaurato, fu Aldo Rossi. Parte della facciata è stata riportata alla sua forma originale, ma la decorazione interna dell'edificio è stata completamente modificata. Il teatro è stato aperto al pubblico nel 1991 - la sala principale ora può ospitare fino a 2 mila persone e quella piccola - circa 200 spettatori.