Descrizione dell'attrazione
La Sacra di San Michele, talvolta chiamata Abbazia di San Michele, è un complesso religioso eretto sul Monte Pirkiriano all'ingresso della Val di Susa. Il complesso si trova nel comune di Sant'Ambrogio di Torino ed appartiene alla Diocesi di Susa. Da molti anni la Sacra di San Michele, che svetta maestosa sui paesi di Avigliana e Chiusa di San Michele, è considerata un simbolo della regione italiana del Piemonte.
Secondo alcuni documenti storici, in epoca romana, sul sito dell'attuale abbazia, esisteva un bastione militare che controllava la strada principale che collegava l'Italia con la Francia. Successivamente, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, i Longobardi costruirono qui una fortezza, destinata a proteggere queste terre dall'invasione dei Franchi.
Dei primi anni della Sacra di San Michele si sa molto poco. Le prime testimonianze provengono da un certo monaco, Guglielmo, che visse nell'abbazia alla fine dell'XI secolo e scrisse un trattato sulla sua storia. Guglielmo scrive che l'abbazia fu fondata nel 966, ma nello stesso trattato cita anche un'altra data: il regno di papa Silvestro II (999-1003). È noto che la parte di San Michele, che oggi funge da cripta, fu costruita alla fine del X secolo, come confermano nicchie, colonne e archi realizzati in stile bizantino. Secondo la leggenda, questo edificio fu eretto dall'eremita Giovanni Vincenzo, al quale apparve l'Arcangelo Michele. La stessa leggenda narra che i materiali per la costruzione della cripta, raccolti dall'eremita, siano miracolosamente finiti durante la notte sulla cima del monte.
Negli anni successivi alla cripta fu aggiunto un altro piccolo edificio, che poteva ospitare monaci e viandanti. Successivamente, l'abbazia divenne proprietà dell'ordine benedettino e iniziò a svilupparsi attivamente: furono costruiti edifici staccati per accogliere i pellegrini erranti e una chiesa, forse sul sito dell'antico kastrum romano (il bastione militare). Nel XII secolo, per iniziativa dell'abate Ermengardo, fu posta un'enorme fondazione, alta 26 metri, dalla base della collina fino alla sua sommità, sulla quale furono posate una nuova chiesa, tuttora esistente, e altri edifici.
All'inizio del XVII secolo la Sacra di San Michele iniziò a decadere e nel 1622 fu abolita per ordine di papa Gregorio XV. Fino al 1835 l'abbazia fu abbandonata, quando il re Carlo Alberto si rivolse al sacerdote e filosofo Antonio Rosmini con la richiesta di restaurarla e farla tornare a monastero. E oggi la Sacra di San Michele appartiene all'ordine rosminiano.
La chiesa abbaziale, la cui costruzione è durata diversi anni, attira l'attenzione per la posizione insolita della facciata, che si trova a un livello inferiore rispetto all'interno del tempio. La facciata alta 41 metri conduce alla "Scala dei Morti" - Scalone del Morty, incorniciata da archi, nicchie e tombe, in cui, fino a poco tempo fa, si potevano vedere gli scheletri dei monaci defunti. In cima alla scalinata si trova la Porta dello Zodiaco, capolavoro della scultura del XII secolo. Alla chiesa stessa si accede attraverso un portale romanico realizzato all'inizio dell'XI secolo in pietra grigia e verde. All'interno del tempio sono visibili elementi sia di stile gotico che romanico. Sulla parete sinistra è un grande affresco raffigurante l'Annunciazione, e nel coro è un trittico di Defendente Ferrari.
Il complesso della Sacra di San Michele comprende i ruderi di un monastero del XII-XV secolo, che si sviluppava su cinque piani. Alla fine c'è Torre della Bel Alda - Torre della Bella Alda. E la cosiddetta "Cripta dei Monaci" serviva probabilmente un tempo come cappella, che aveva la forma di un ottagono e riproduceva la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme.