Racalmuto descrizione e foto - Italia: Agrigento (Sicilia)

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Racalmuto descrizione e foto - Italia: Agrigento (Sicilia)
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Racalmuto
Racalmuto

Descrizione dell'attrazione

Racalmuto, 22 km a nord-est di Agrigento, è famosa per aver dato i natali a Leonardo Shasha, scrittore siciliano e acuto osservatore del XX secolo. È sepolto in un piccolo cimitero locale.

Un'altra attrazione di Racalmuto sono i ruderi del Castello Chiaramonte, situato nel centro della città e segnato da due grandi torri. Attorno a questo castello, sorto dopo la conquista normanna della Sicilia, si sviluppò un insediamento agricolo, poi trasformatosi in Racalmuto. Il castello fu eretto durante il regno del barone Roberto Malcovenanto, al servizio di Ruggero d'Altavilla, e Federico d'Aragona lo cedette e le terre circostanti in possesso di Federico II Chiaramonte. All'inizio del XIV secolo, i nuovi proprietari del castello lo trasformarono in una struttura molto imponente. A pianta quadrangolare irregolare con torri rotonde, porte massicce e numerosi ulteriori ingressi, il castello è senza dubbio un suggestivo esempio di architettura militare del periodo svevo. Al piano terra si possono notare porte ad arco, balconi e caratteristiche finestre, disposte in ordine casuale. La torre di sinistra ha mantenuto la sua forma originaria, mentre quella di destra è stata restaurata ed è oggi utilizzata come belvedere. All'inizio del '900 il Castello Chiaramonte è stato dichiarato monumento nazionale.

Nel secolo scorso Racalmuto era un importante centro minerario della Sicilia, ma oggi l'industria è in un certo declino. Ma d'altra parte, l'agricoltura e il turismo sono molto sviluppati qui. Oltre al castello, la città merita una visita il Teatro della Regina Margherita, costruito tra il 1870 e il 1880. In grado di ospitare fino a 350 persone, con due ordini di tribune, un loggione a ferro di cavallo, una fossa per l'orchestra e un ampio palcoscenico, nasce come simbolo della ricchezza delle famiglie nobili di Racalmuto, che fecero fortuna nell'estrazione dello zolfo e si assunse lavoro. L'edificio teatrale sorge nel giardino dell'ex convento di Santa Chiara, al suo interno è decorato con affreschi di Giuseppe Carta, autore anche di un sipario raffigurante i Vespri Siciliani, e 12 fondali di Giuseppe Cavallaro.

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