Descrizione dell'attrazione
Lo Skite di San Michele, situato ad un'altitudine di 520 metri sul livello del mare nel comune di Maddaloni, domina l'intero territorio casertano - dal suo sito si può godere di una vertiginosa vista del Vesuvio e del Golfo di Napoli. La leggenda narra che una volta un pastore, pascolando un gregge di pecore sulle pendici di una montagna, aiutasse uno sconosciuto a raccogliere pietre, e dopo che le sue pecore iniziarono a dare ancora più latte. Il giovane non era altro che l'Arcangelo Michele in persona, e raccolse pietre per la costruzione della chiesa.
Le prime menzioni dello Skite di San Michele si trovano nel 1113. Accanto alla chiesa, su due livelli, si trova un loggiato coperto, una terrazza, un luogo di accoglienza dei pellegrini e un campanile, eretto all'inizio dell'Ottocento. Nella nicchia centrale si trova la statua di San Michele Arcangelo. Due volte l'anno - a maggio ea settembre - qui si tiene una festa in suo onore: a maggio salgono allo skit a piedi numerosi pellegrini che, dopo la messa, si recano in processione religiosa con una statua del santo. I festeggiamenti sono allietati dalla fiera del carciofo, dove si possono degustare una varietà di piatti realizzati con questa pianta. I pellegrini portano la statua in città, dove è conservata fino a settembre, per poi essere restituita allo skit.
La stessa città di Maddaloni si trova ai piedi di una delle colline di Tifat. Le sue principali attrazioni, oltre allo skit, sono il castello medievale con torri, l'antico Palazzo Caraffa, appartenuto ai duchi locali, e il collegio intitolato a Giordano Bruno. Sempre a Maddaloni si possono visitare il Museo degli Antichi Mestieri e Contadini, il Museo Civico con Antichi reperti, il Museo Archeologico di Calatia, ospitato in una masseria fortificata del XVI secolo, la Chiesa gotica di Santa Margherita con affreschi del XV secolo, il Rione Formali e il cosiddetto Mulino Ducale. … A 4 km dalla Valle di Maddaloni si trova il Ponte della Valle, un acquedotto costruito per volere del re Carlo III e di suo figlio.