Descrizione e foto del cancello di Porta Borsari - Italia: Verona

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Descrizione e foto del cancello di Porta Borsari - Italia: Verona
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Porta Borsari
Porta Borsari

Descrizione dell'attrazione

Porta Borsari è un'antica porta di Verona, costruita nel I secolo d. C. come avamposto militare nel sud della città. Oggi sono considerati un monumento dell'antica epoca romana e un'attrazione turistica. Sfortunatamente, fino ad oggi è sopravvissuta solo la facciata dell'edificio, che, secondo gli storici, fungeva da caserma militare.

La strada Postumiev, costruita nel 148 aC, un tempo passava per Porta Borsari. ed aveva una lunghezza di circa 450 km. A Verona si trasformò in Decumanus Maximus: così veniva chiamata nell'Impero Romano la via principale della città, orientata da est a ovest. Nel Foro Romano - ora Piazza dell'Erbe - Decumanus Maximus si intersecava con Cardo Maximus, strada orientata nord-sud. E le porte stesse erano l'ingresso principale alla città e, grazie a ciò, erano riccamente decorate. Un tempo ad esse confinava anche un cortile, poi distrutto: sulla piazza Serenelli-Bencholini adiacente alla porta sono sopravvissuti solo i resti delle sue fondamenta.

In epoca romana la porta era chiamata Porta Iovia, in quanto si trovava accanto a un tempietto del dio Giove. Nel Medioevo cominciarono ad essere chiamate Porta di San Zeno in onore del patrono di Verona, San Zinon. E il nome attuale della porta deriva dalla parola "Bursaria", che in latino significa "tassa, dazio" - i soldati che prestavano servizio qui riscuotevano un dazio.

Oggi la Porta Borsari in pietra bianca è una struttura a tre ordini: sul primo si aprono due aperture ad arco che un tempo costituivano le porte d'ingresso, gli altri due ordini sono costituiti da sei aperture inquadrate da semicolonne con capitelli corinzi. Sempre nell'ordine inferiore vi è un'iscrizione dell'anno 245 - “Colonia Verona Augusta”.

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