Descrizione dell'attrazione
Il giardino del Palazzo della Provincia a Ravenna è una delle attrazioni più insolite della località turistica. Si distingue per il fatto che si trova sul tetto del suddetto Palazzo, ed occupa anche parte della cripta Rasponi.
Il Palazzo della Provincia fu costruito tra il 1925 e il 1928 dall'architetto piacentino Giulio Ulysse Arata. L'edificio stesso è un bell'esempio di architettura neo-romantica con un'influenza molto evidente dell'architettura bizantina. Ciò è particolarmente evidente nel corridoio all'ingresso principale con il suo vasto spazio, le gallerie interne e gli incredibili mosaici in legno colorato. Il palazzo sorge proprio nel punto in cui nel XVII secolo si trovava un altro palazzo nobiliare, Palazzo Rasponi. Quest'ultimo fu trasformato in albergo nel 1886 e nel 1922 fu completamente bruciato durante un incendio.
I ruderi di quell'antico palazzo, tra cui la cripta della famiglia Rasponi e le terrazze pensili sopra Via Santi, che collegavano il Palazzo ai magazzini, recano tracce di stili architettonici ed epoche diverse. La cripta contiene un mosaico pavimentale che risale al VI secolo e un tempo faceva parte della Chiesa di San Severo. L'arco d'ingresso ai Giardini Pensili è costituito da un quadrante marmoreo che si trovava molto tempo fa sulla facciata delle chiese di San Sebastiano e San Marco e da lì fu rimosso nel 1783.
Sul terreno dei giardini pensili, non lontano dalla cripta Rasponi, fu collocata alla fine dell'Ottocento una torre neogotica. E la parte del giardino che circonda la fontana è più moderna: è stata inclusa nel piano dell'architetto Arata ed è stata progettata secondo i canoni della creazione di giardini nello stile del Rinascimento italiano.