L'Etiopia è forse il più insolito di tutti gli stati africani. I suoi contatti con antiche civiltà, l'influenza dell'ebraismo e del cristianesimo hanno reso la cultura dell'Etiopia speciale e unica. Gli abitanti del paese riuscirono a mantenerlo praticamente inalterato grazie al loro disperato desiderio di resistere alle forze esterne e alla distruzione. Nessuno dei colonizzatori e dei conquistatori è riuscito a schiavizzare il popolo etiope, e quindi la sua civiltà è stata preservata fin dai tempi antichi.
Chiese in pietra di Lalibela
Questa antica città si trova ad un'altitudine di oltre 2.500 mila metri. La sua unicità sta nel fatto che ci sono tredici chiese in pietra a Lalibela. La città porta il nome di Santa Lalibela della dinastia regnante, che costruì questi templi nel XII secolo in risposta alla presa musulmana della sua amata Gerusalemme. La città di Lalibela fa parte della cultura etiope e l'UNESCO protegge i suoi siti insieme ad altri capolavori di architettura unici.
Come in Europa, i monasteri e le chiese cristiane servirono qui come centri di educazione e vita culturale. L'artigianato e le arti fiorirono nei templi, i pittori di icone lavorarono e furono creati antichi libri storici.
Axum e la Cappella dell'Arca
Secondo la leggenda, la regina di Saba viveva nella città di Aksum, e oggi è diventata un luogo di pellegrinaggio per milioni di credenti. Il motivo è che nella Chiesa della Vergine Maria di Sion, secondo la chiesa etiope, c'è una reliquia unica: l'Arca dell'Alleanza, che custodiva le Tavole e i Dieci Comandamenti.
Delle ovvie attrazioni di Aksum, si possono citare le sue steli e obelischi, la cui età raggiunge diversi millenni. Il più grande fu portato in Italia nel 1937 e installato a Roma in una delle piazze. L'esempio delle conquiste ingegneristiche del regno axumita tornò in patria dopo settant'anni per decisione dell'ONU.
Gli appassionati di storia e gli interessati alla cultura etiope saranno interessati ad altre attrazioni ad Aksum:
- Pietra di Ezana con iscrizioni in tre lingue antiche.
- La tomba del re Bazin, che ricorda l'ingresso agli inferi. Secondo le leggende etiopi, il re era uno dei saggi che visitarono il bambino Cristo e gli portarono in dono l'incenso.
- Il palazzo del 4 ° secolo, che apparteneva ai sovrani di Taakha Maryam.
- Monastero di Abba Lycanos.
- Petrografo a forma di leonessa di due metri scolpita su una roccia.
- Bagni della regina di Saba.