Descrizione dell'attrazione
Il cimitero della Certosa alle porte di Bologna apparve nel 1801, molto più tardi della fondazione della Certosa di San Girolamo nel XIV secolo. Oggi è uno dei cimiteri più famosi d'Europa. Già all'ingresso da Via della Certosa, puoi vedere un enorme monumento dedicato agli eroi dello sport italiano - Olindo Radji, Amedeo Rudgeri e altri, e tra le tombe e le lapidi ci sono imponenti sculture - capolavori di maestri dell'arte mondiale. La Certosa però non è solo una sorta di luogo dove si possono ammirare opere d'arte, ma anche una sorta di "macchina del tempo" con l'aiuto della quale si svelano antiche tradizioni e usanze. Inoltre, è qui che i maestri del passato hanno lasciato un messaggio per le generazioni future: il cimitero è chiamato l'equivalente di una moderna passerella.
Sul territorio della Certosa sono sepolti membri delle famose e più influenti famiglie bolognesi - Gianstefani, Zoboli, Maragoni, Tomba, Parenti, Gambini e altri. Tra gli scultori che lavorarono alle lapidi e alle cripte di famiglia si possono citare De Maria, Putti, Bartolini, Vela, si segnalano anche gli artisti Basoli, Palaggi e Fancelli.
La Certosa sorse in seguito a modifiche legislative, secondo le quali, dalla fine del XVIII secolo, tutti i cimiteri dovevano essere situati fuori città. L'editto di Napoleone, emanato pochi anni dopo, non fece che rafforzare questa regola. Allo stesso tempo, gli architetti iniziarono a elaborare monumenti stravaganti e progetti di cappelle private per i nobili residenti di Bologna, gli artisti iniziarono a decorare tombe e gli scultori iniziarono a realizzare figure commemorative.
Qui, nel cimitero della Certosa, sono sepolti il politico Minghetti, i pittori Morandi e Saetti, i grandi scrittori Carducci e Bakchelli, il compositore Respighi, gli industriali Maseratti, Weber e Zanicelli. L'attenzione dei visitatori è attirata dallo squisito edificio della cappella della famiglia Talon. Qui sono sepolti anche i resti di molti ufficiali di alto grado: un monumento ai caduti è dedicato alla memoria di coloro che sono caduti durante la seconda guerra mondiale sul fronte russo. L'impresa di soldati e partigiani morti durante la prima guerra mondiale è immortalata da un'enorme cripta.
Nel XIX secolo furono effettuati dei lavori di sterro nel territorio della Certosa, durante i quali fu scoperta un'antica sepoltura di epoca etrusca. Scienziati con nomi mondiali sono venuti qui e, di conseguenza, sono state fatte scoperte sorprendenti - oggi questi risultati possono essere visti nel Museo Archeologico della città.