Descrizione e foto della Chiesa di San Nicola - Grecia: Salonicco

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Descrizione e foto della Chiesa di San Nicola - Grecia: Salonicco
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Chiesa di San Nicola Orphanos
Chiesa di San Nicola Orphanos

Descrizione dell'attrazione

La Chiesa di San Nicola Orfano è una chiesa bizantina nella parte nord-orientale del centro storico di Salonicco, tra le strade di Erodoto e San Paolo. È uno dei luoghi più interessanti della città e un importante monumento architettonico di epoca bizantina. Tra gli altri monumenti paleocristiani e bizantini a Salonicco, la Chiesa di San Nicola è nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Si ritiene che la chiesa sia stata edificata nel 1310-1320, anche se non si conosce con certezza la data esatta, così come l'origine del nome del tempio, citato per la prima volta in fonti scritte risalenti al XVII secolo. Secondo una versione, la chiesa ha preso il nome in onore del difensore delle vedove e degli orfani, Nicholas the Wonderworker, poiché la parola "Orphanos" nella traduzione significa "orfano". Alcuni ricercatori ritengono più probabile che la parola "Orphanos" sia apparsa nel nome della chiesa a causa del cognome del suo patrono della chiesa.

La Chiesa di San Nicola Orfanos è una struttura piuttosto piccola, ma molto interessante, costituita da un'aula oblunga e da una galleria a forma di U che la circonda su tre lati, formando due cappelle laterali sul lato orientale. C'è un diacono in una delle cappelle.

A differenza della maggior parte delle chiese cristiane durante il periodo della dominazione turca a Salonicco, la Chiesa di San Nicola non si trasformò in una moschea, a causa della quale una parte significativa degli affreschi che decorano le sue pareti (la maggior parte risale alla prima metà del XIV secolo) sono perfettamente conservate e costituiscono un ottimo esempio della scuola tessalonica di epoca paleologica. Di particolare interesse è l'antica iconostasi marmorea (XIV secolo) - una delle poche iconostasi bizantine che sono sopravvissute fino ad oggi, praticamente intatta. Da notare anche i capitelli scolpiti presi in prestito da una struttura più antica (presumibilmente dell'epoca dell'imperatore Teodosio I).

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