Monastero di Santa Caterina del Sasso (Eremo di Santa Caterina del Sasso) descrizione e foto - Italia: Lago Maggiore

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Monastero di Santa Caterina del Sasso (Eremo di Santa Caterina del Sasso) descrizione e foto - Italia: Lago Maggiore
Monastero di Santa Caterina del Sasso (Eremo di Santa Caterina del Sasso) descrizione e foto - Italia: Lago Maggiore

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Video: Eremo di Santa Caterina del Sasso (Lago Maggiore) 2024, Settembre
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Monastero di Santa Caterina del Sasso
Monastero di Santa Caterina del Sasso

Descrizione dell'attrazione

Il Monastero di Santa Caterina del Sasso, scavato nella roccia sulla sponda orientale del Lago Maggiore, un tempo fungeva da rifugio per gli eremiti, e oggi è una delle attrazioni turistiche del lago. Nonostante la sua posizione impervia, è possibile raggiungere il monastero sia da terra che dall'acqua.

La costruzione del complesso religioso cattolico romano iniziò nel XIII secolo, ma la maggior parte dei lavori fu eseguita dal 1300 al 1320. Alcuni degli affreschi che adornano l'interno del monastero risalgono al XIX secolo. Il complesso comprende una chiesa dedicata a Santa Caterina d'Alessandria e due edifici monastici. Si ritiene che il fondatore del monastero sia stato il reverendo Alberto Besozzi del comune di Arolo, il quale, scampato felicemente alla morte in un naufragio, fece voto a Santa Caterina e visse in una grotta attigua al futuro monastero fino alla fine del la sua vita. Nella chiesa sono conservate oggi le reliquie del beato Besozzi.

Si dice che il nome del monastero - del Sasso ("Pietra") - sia stato dato dopo il crollo di una parte della roccia su di esso nel 1640. Nel 1670 passò all'Ordine dei Carmelitani e cento anni dopo fu abolito. Nonostante ciò, nel 1914 il monastero fu dichiarato monumento nazionale e nel 1970 fu acquisito dal governo della provincia di Varese, che ne avviò i lavori di restauro.

Oggi si può arrivare a Santa Caterina del Sasso scendendo una lunga scalinata a chiocciola o con un ascensore costruito nel 2010, oltre che con un traghetto che attracca al molo locale.

Nel 1977 al monastero furono girate alcune scene del film "La stanza del vescovo" di Dino Risi, e nel 1989 apparve nel film "I Promessi Sposi" di Salvatore Nochita tratto dall'omonimo racconto di Allesandro Manzoni.

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