Descrizione dell'attrazione
Il tempio Sambisari è un tempio indù situato a 8 km a est della città di Yogyakarta, vicino all'aeroporto internazionale di Adisucipto. Il tempio era nascosto sotto terra a una profondità di 5 metri; durante gli scavi è stata scavata solo una parte del tempio.
Il tempio fu scoperto per caso quando un contadino stava lavorando la terra nel luglio 1966 e la sua zappa colpì una pietra scolpita, che si rivelò essere parte delle rovine sepolte del tempio. Iniziarono gli scavi e i lavori di restauro, terminati solo nel marzo 1987. Si ritiene che il tempio sia stato sepolto sotto uno strato di cenere durante l'eruzione del Monte Merapi.
Forse la scoperta del Tempio Sambisari è stata una delle scoperte archeologiche più emozionanti di Yogyakarta, poiché la scoperta ha fatto domandare se ci siano altri antichi templi sepolti sotto la cenere vulcanica dopo l'eruzione del Merapi.
Sulla base dello stile architettonico e degli ornamenti dell'edificio, nonché delle statue indù attorno alle pareti del tempio e del linga-yoni (un cilindro posto verticalmente con una sommità arrotondata, che simboleggia l'unità indivisibile dei principi maschile e femminile), gli storici sono giunti alla conclusione che il tempio Sambisari sia un tempio shivaita, costruito approssimativamente nel primo o secondo decennio del IX secolo. Questa conclusione storica è stata ulteriormente supportata dal fatto che durante gli scavi è stata trovata una lastra d'oro con simboli incisi, che sono stati utilizzati per iscritto all'inizio del IX secolo sul territorio dell'antica Giava. Relativamente di recente, sono stati nuovamente effettuati degli scavi, durante i quali sono state scoperte le mura che circondano il tempio. Solo una parte delle mura è stata scavata, il resto è ancora interrato.
Il Tempio Sambisari era circondato da mura di mattoni bianchi. Il complesso del tempio è costituito da un tempio principale e tre templi più piccoli che si allineano di fronte al tempio principale. Le pareti del tempio erano decorate con statue degli dei.