Descrizione dell'attrazione
L'Anfiteatro Flavia, situato nella città di Pozzuoli in Campania, è il terzo più grande anfiteatro romano d'Italia. Solo il Colosseo romano e l'anfiteatro di Capua sono più grandi di esso. Presumibilmente, l'anfiteatro Flavio fu costruito dagli stessi architetti che lavorarono al Colosseo. La sua costruzione iniziò durante il regno dell'imperatore Vespasiano e fu completata durante il regno di suo figlio, l'imperatore Tito. L'arena dell'anfiteatro poteva ospitare fino a 20mila spettatori. Fu qui che nel 305 furono giustiziati San Procol, poi patrono di Pozzuoli, e San Gennaro, patrono di Napoli.
L'interno dell'anfiteatro Flavia è giunto fino ai nostri giorni quasi intatto, e oggi si possono vedere frammenti di dispositivi con cui le gabbie venivano sollevate fino all'arena. Le dimensioni dell'anfiteatro sono ancora sorprendenti: 147 per 117 metri (l'arena era pari a 72x42 metri).
L'Anfiteatro Flavia fu il secondo anfiteatro romano costruito a Pozzuoli. Il primo era più piccolo (130x95 metri) e più vecchio. Fu costruito vicino all'incrocio delle strade che portavano a Napoli, Capua e Cuma. Dopo l'eruzione del vulcano Solfatara, l'anfiteatro fu ricoperto di cenere e fu abbandonato, e nel Medioevo furono asportate lastre di marmo dalle sue pareti esterne. Nel 1839-45 e nel 1880-82 qui furono effettuati scavi archeologici, ma, purtroppo, in seguito il piccolo anfiteatro fu quasi completamente distrutto durante la costruzione della linea ferroviaria Roma-Napoli. Sono sopravvissuti solo una dozzina di archi.