Descrizione dell'attrazione
Il monumento ai soldati del regno sardo ai piedi del monte Gasfort è una delle principali attrazioni di Sebastopoli, che ricorda vividamente il periodo della guerra di Crimea.
Secondo la storia, i soldati del regno sardo facevano parte della coalizione nemica. Il corpo italiano, composto da diciassettemila soldati italiani, prese d'assalto le fortificazioni di Sebastopoli il 6 giugno 1855. Ha anche preso parte alla battaglia di Chernorechensk. Sotto la guida del tenente generale marchese Alfonso Ferrero La Marmora, il corpo sbarcò a Balaclava, prendendo posizione a Telegraph Hill e Mount Gasfort.
Durante la guerra, i sardi persero più di duemila persone, e non in battaglie, ma per malattie, in particolare 2166 soldati e ufficiali morirono di colera. Furono sepolti nei villaggi di Kady-Koy e Kamry. Nel 1882, agli italiani fu permesso di seppellire i morti in un luogo sul monte Gasfort. Sulla sommità del monte fu eretta un'elegante cappella in stile lombardo, sotto la quale fu attrezzata una cripta. Accanto alla cappella è stato scavato un pozzo di 40 metri. I resti dei Sardi furono seppelliti in una necropoli con una superficie di 230 mq. I fondi per l'ulteriore manutenzione del cimitero e della cappella sono stati stanziati dal governo italiano. Purtroppo il cimitero italiano è stato profanato e derubato più di una volta.
Durante le feroci battaglie della Grande Guerra Patriottica, la cappella e la necropoli furono quasi completamente distrutte. Dopo la guerra, furono scoperti depositi di calcare da fondere nel Monte Gasfort, e lo sviluppo iniziò ulteriormente distrusse il cimitero italiano. Solo nel 2004, con decreto del Presidente dell'Ucraina, sul sito dell'ex necropoli italiana, a spese della parte italiana, è stato costruito un memoriale in memoria dei soldati del Regno di Sardegna caduti durante la guerra di Crimea. Il monumento, progettato dall'architetto di Kiev Y. Oleinik, è stato eretto ai piedi della montagna. Questa è una stele a quattro lati, che si trasforma in un ottaedro e termina in una piramide ottaedrica. Il monumento è decorato con una croce cattolica. Sul monumento è installata una targa commemorativa, dove è scritto in ucraino e italiano: “Alla memoria eterna dei caduti nella guerra di Crimea del 1855-1856. soldato del regno sardo. settembre 2004”.