Descrizione e foto della Chiesa di Santa Sofia (Santa Sofia) - Italia: Benevento

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Descrizione e foto della Chiesa di Santa Sofia (Santa Sofia) - Italia: Benevento
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Chiesa di Santa Sofia
Chiesa di Santa Sofia

Descrizione dell'attrazione

Santa Sofia è una chiesa della città di Benevento in Campania, uno degli esempi meglio conservati di architettura lombarda. Nel 2011 è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nella nomination “Lombardi in Italia. Luoghi del potere (568-774)”.

La chiesa fu fondata dal sovrano longobardo Arekis II intorno al 760, come testimoniano numerosi documenti, alcuni dei quali conservati nel vicino Museo sannitico. Fu edificata ad immagine della Cappella Palatina di Pavia, e dopo la sconfitta del re Desiderio e la caduta del regno longobardo nell'Italia settentrionale, divenne la chiesa principale dei Longobardi, che si rifugiarono nel Ducato di Benevento. Arekis II dedicò il tempio di Santa Sofia (come Hagia Sophia a Costantinopoli), e aggiunse anche un convento benedettino, che era subordinato all'abbazia di Montecassino ed era governato da sua sorella Gariperga.

Santa Sofia fu gravemente danneggiata durante i terremoti del 1688 e del 1702, quando la cupola originaria e alcuni elementi medievali furono distrutti. All'inizio del XVIII secolo, per volere del cardinale Orsini, futuro papa Benedetto XIII, la chiesa fu restaurata in stile barocco. I lavori, iniziati nel 1705, cambiarono la pianta della chiesa da stellata a rotonda, contemporaneamente furono aggiunte due cappelle laterali e modificato l'aspetto dell'abside, della facciata e delle antiche colonne. Successivamente, gli affreschi che adornavano l'interno di Santa Sofia furono quasi completamente distrutti: fino ad oggi sono sopravvissuti solo pochi frammenti raffiguranti scene della vita di Cristo e della Vergine Maria. Fortunatamente, nel 1957, sulla base di documenti storici, fu eseguita un'altra ricostruzione, che riportò la chiesa all'aspetto originario (ad eccezione della facciata barocca con il portale romanico, rimasta intatta).

Oggi, all'interno di Santa Sofia, proprio al centro, si possono vedere sei colonne, forse prese dall'antico Tempio di Iside, che sorreggono la cupola della chiesa con l'ausilio di archi. Tra le opere d'arte che adornano la chiesa si distinguono il bassorilievo duecentesco nella lunetta del portale e gli stessi affreschi dell'VIII-IX secolo. Il campanile fu costruito su iniziativa dell'abate Gregorio II - crollò nel 1688 e fu ricostruito nel 1703 in un altro luogo. Degno di nota è anche il chiostro del XII secolo, attraverso il quale si accede al Museo Sannitico.

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