Descrizione e foto del Battistero di San Giovanni (Battistero di San Giovanni) - Italia: Siena

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Descrizione e foto del Battistero di San Giovanni (Battistero di San Giovanni) - Italia: Siena
Descrizione e foto del Battistero di San Giovanni (Battistero di San Giovanni) - Italia: Siena

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Battistero di San Giovanni
Battistero di San Giovanni

Descrizione dell'attrazione

Il Battistero di San Giovanni è un edificio religioso di Siena, situato nell'omonima piazza vicino al Duomo della città. Il battistero fu costruito tra il 1316 e il 1325 dall'architetto Camaino di Crescentino, padre dello scultore italiano Tino di Camaino. La facciata gotica è incompiuta nella parte superiore, così come l'abside del Duomo.

All'interno, in un'aula rettangolare, divisa in una navata e cappelle laterali da due ordini di colonne, si trova un'acquasantiera esagonale in bronzo, marmo e smalto, realizzata nel 1417-1431 dai principali scultori dell'epoca - il grande Donatello (di sua mano possiede la "Festa di Erode" e le statue della Vera e della Speranza), Lorenzo Ghierti, Giovanni di Turino, Goro di Nerocchio e Jacopo della Quercia (scolpì una statua di Giovanni Battista e diverse altre figure). Nelle scene che descrivono la vita di Giovanni Battista, si può vedere la sua nascita, il battesimo di Cristo, l'arresto, ecc. Ai lati sono sei figure: Fede e Speranza nel 1429 di Donatello, Giustizia, Misericordia e Provvidenza di Giovanni di Turino, e Coraggio di Goro di Ser Nerocchio.

L'arca marmorea del fonte battesimale fu progettata da Jacopo della Quercia tra il 1427 e il 1429. Di sua creazione sono anche cinque Magi in nicchie e una statuetta marmorea di Giovanni Battista in alto. Angeli di bronzo spiegano le ali: due sono di mano di Donatello, tre di Giovanni di Turino, e il sesto è di ignoto maestro.

Gli affreschi che adornano il battistero sono del Vecchietta e degli allievi della sua scuola. Dipinse anche due dipinti sulla parete dell'abside, raffiguranti Autoflagellazione e Camminare in agonia. Nel 1477 furono affrescate anche le volte dell'abside da Michele di Matteo da Bologna.

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