Descrizione dell'attrazione
I Campi Flegrei si estendono su una superficie di 100 mq. km sulle rive del Golfo di Pozzuoli, delimitato ad ovest dal Capo di Capo Miseno, e ad est dal Capo di Capo Posillipo nella regione italiana della Campania. I campi giacciono in una zona in cui la lava è molto vicina alla superficie terrestre, motivo per cui il firmamento terrestre sembra "galleggiare" su di essa ed esegue il cosiddetto bradisismo - vibrazioni verticali. Nel 1970 e nel 1983 si verificò un tale bradisismo nella città di Pozzuoli: la parte storica della città di Rione Terre, posta su un'alta rupe, si sollevò improvvisamente, per poi discendere lentamente e in modo irregolare. Di conseguenza, sono state evacuate circa 10 mila persone, che non sono mai state in grado di tornare alle loro case: il territorio di quest'area è stato chiuso alle visite. Inoltre, il bradisismo ha fatto sprofondare sott'acqua la parte costiera di Pozzuoli fino a 10 metri di profondità - oggi questa zona è diventata un'attrazione turistica, che può essere vista da un'imbarcazione speciale.
I campi flegrei erano conosciuti dagli antichi greci, che fondarono una colonia nella vicina Qom. Kuma, tra l'altro, fu la prima antica colonia greca sul territorio dell'Italia continentale e ottenne fama grazie alla sua indovino Sibylla. Tra le bellezze dei Campi Flegrei, vale la pena menzionare il Lago d'Averno, nel quale, secondo le credenze degli antichi romani, vi era un ingresso all'inferno, l'antica località di Baia, in cui si trovavano le ville di Giulio Cesare, Nerone e Adriano si trovavano e che ora si trova sotto l'acqua, l'anfiteatro Flavio, il terzo più grande d'Italia, parte della via Appia, la montagna più giovane d'Europa, il Monte Nuovo e le tombe di Agrippina il Vecchio e Scipione l'Africano.
Oggi il territorio dei Campi Flegrei, uno dei più importanti della regione per valore ecologico, storico e archeologico, fa parte dell'omonimo parco regionale. Come risultato dell'attività vulcanica, qui si sono formati paesaggi sorprendenti, sono apparse sorgenti termali di alta qualità, si sono formati materiali da costruzione pregiati come tufo e pozzolana. Il terreno locale è estremamente fertile e famoso per i suoi vigneti e uliveti e agrumeti. La flora e la fauna dei Campi Flegrei e i loro ecosistemi unici non sono meno diversificati.
A Solfatara, vicino a Pozzuoli, è possibile vedere un cratere con lava ribollente e rivoli di vapore che fuoriescono. Questo vulcano si è formato circa 4mila anni fa ed è caratterizzato da fumarole attive, sorgenti di acque minerali, depositi di fango caldo e terremoti regolari. È possibile visitare la Solfatara nell'ambito di un'escursione organizzata.
Sempre nel parco merita una visita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, che dal 1993 ha sede nel castello aragonese di Castello di Baia, edificato nel XV secolo. Il museo espone i cosiddetti Jesse di Baia - calchi in gesso dell'epoca dell'antica Roma, realizzati con statuette in bronzo antiche, molte delle quali sono oggi considerate perdute.