Descrizione dell'attrazione
Corso Italia, conosciuto fino al XIX secolo come Borgo Maestro, è una delle strade principali di Arezzo. Questa strada ampia e diritta, di epoca antica, parte dal Bastione di Santo Spirito e prosegue fino al Portico di Piazza Grande. Nel medioevo si elevava sulla sommità del colle, dove oggi è visibile la Porta San Biagio, chiusa nel XV secolo. Una strada così lunga e diritta, molto insolita per le città medievali, era l'ideale per le gare equestri. Infatti, fino a poco tempo fa, ogni anno in Corso Italia venivano organizzate corse di cavalli - “Palio alla lunga dei kavali senza fantino”. Oggi su questa strada si possono vedere edifici di grande importanza architettonica e storica.
Palazzo Pretorio si trova nella parte alta di Corso Italia, che si chiama Via dei Pileati. Si tratta di uno degli edifici più imponenti di Arezzo, oggi occupato dalla biblioteca comunale. Il palazzo è costituito da tre distinti corpi di fabbrica appartenuti in passato alle nobili famiglie aretine: Albergotti, Sassoli e Lodomeri. Tutti furono costruiti nel XIII secolo, e successivamente ampliati e ricostruiti. Palazzo Sassoli, ad esempio, è stato utilizzato come prigione per quasi 500 anni. Sulla facciata sono conservati gli stemmi di famiglia dei secoli XV-XVI, appartenuti non solo ai nobili cittadini, ma anche ai capitani e podestà, che ebbero un ruolo importante nella vita politica di Arezzo.
Palazzo Albergotti era di proprietà di una delle famiglie più antiche della città. Si trova all'angolo tra Corso Italia e Via degli Albergotti. Il palazzo fu edificato nel XIII secolo, poi più volte ricostruito, e nel XVI secolo fu ceduto alla famiglia Bacci. Nel 1901 il Palazzo fu acquistato da una banca locale, che ne finanziò il restauro e decorò l'edificio con opere di Galileo Chini. Dal 1954 l'Archivio di Stato ha sede a Palazzo Albergotti.
Tra Palazzo Albergotti e Palazzo Camayani si erge la Torre della Bigazza, eretta nel 1351. Durante il regno del regime fascista fu aumentata in altezza, come le altre torri medievali di Arezzo. E Palazzo Camayani è anche conosciuto come Palazzo del Capano - fu costruito nel XIII secolo sul sito di un edificio più antico. Successivamente il palazzo appartenne alla famiglia Lodomeri, e solo nel XIV secolo passò alla famiglia Kamayani. Il palazzo era uno dei più imponenti di Arezzo, ma, purtroppo, fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra fu ricostruita a spese di Ivan Bruski, importante collezionista, e divenne di sua proprietà. E dopo la morte di Bruski, a Palazzo Camayani fu ospitato un museo a lui intitolato.
Ci sono altri edifici interessanti su Corso Italia. Ad esempio, la pieve di Santa Maria della Pieve è una delle chiese romaniche più grandi e belle della Toscana ed è senza dubbio un simbolo dell'Arezzo medievale. Fu costruito nel XII secolo sul sito dell'antico tempio romano di Mercurio e successivamente ampliato. La facciata della chiesa è molto originale: tre file di logge con un diverso numero di colonne attirano l'attenzione. Nel 1330 fu costruito il campanile, che ricevette il soprannome di "campanile dai cento fori" per l'enorme numero di finestre.
Da vedere anche il trecentesco Palazzo Marsupini, il Palazzo Lambardi dalla pregevole facciata, il parzialmente distrutto Palazzo Altucci - uno dei più antichi e famosi edifici medievali di Arezzo, il duecentesco Palazzo dei Bostoli, il Palazzo Spadari con uno splendido atrio e grottesche del Seicento, Palazzo Gvillichini con la Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Brandaglia e la casa natale di Alessandro Dal Borro, insigne condottiero italiano.