Descrizione dell'attrazione
La Riserva Naturale Fiuminisi e Monte Scuderi, istituita nel 1998, è il regno della coturnice siciliana tra le montagne "metalliche". Questo è un uccello di taglia media della famiglia dei fagiani: i maschi pesano solo 600 grammi e sono leggermente più grandi delle femmine. Inoltre, a differenza delle femmine, i maschi hanno speroni sulle zampe.
Questa area protetta di 3.543 ettari in provincia di Messina riserva molte sorprese per gli amanti della natura: qui, ai piedi del Monte Scuderi, una meravigliosa erica arborea insieme a una soffice quercia, ricopre le valli e le zone pianeggianti. Hai mai visto un albero dal tronco scuro e contorto, che in inverno conserva tristemente le foglie secche e ingiallite? Questa è una quercia soffice, una varietà di quercia completamente unica.
Altro elemento caratteristico della riserva sono i suoi rapidi corsi d'acqua, veri e propri laboratori geologici a cielo aperto, in cui numerose rocce di varia origine "raccontano" storie sull'origine del territorio e sulla struttura dei Monti Peloritani. Questi corsi d'acqua turbolenti, compreso quello che ha dato il nome alla Riserva Naturale di Fiumdenisi, spesso si prosciugano durante i caldi mesi estivi.
Tra le valli si segnala la Valle degli Eremiti, un tempo frequentata da fedeli che abitavano in diverse grotte. Poco distante si trova la Chiesa della Santissima Trinità. E la valle della Valle dell'Aqua Menta è nota per enormi boschetti di menta.
La montagna principale della riserva - Monte Scuderi - con un'altezza di 1256 metri si trova a 19 km dal paese di Fiumidinisi. Uno dei frati cappuccini del villaggio di Alì, padre Serafino, scrisse che il monte era originariamente chiamato Monte Sparviero, poiché la sua sommità presentava sporgenze laterali simili alle ali di un falco (la parola "sparviero" significa proprio falco in italiano). Tempo permettendo, dalla montagna si possono vedere i profili dell'Etna e del Capo di Capo Peloro a est e le Isole Eolie a nord.
Il territorio di Fiuminisi e Monte Scuderi appartiene agli "eletti" per l'incredibile varietà di risorse - giacimenti di minerali, vasti boschi, uliveti, boschetti di gelsi e campi di grano. Nel periodo compreso tra il dominio dei Normanni in Sicilia e le conquiste spagnole, queste terre furono oggetto di contese tra le più potenti famiglie messinesi e taorminesi, e influenti ordini monastici le rivendicarono.
Lo stesso Padre Serafino scrive di una leggenda secondo la quale sotto la cima del Monte Scuderi si trova un lago sotterraneo e sulle sue sponde si nascondono i tesori dei briganti. Dicono che anche Ahmed I, il sovrano dell'Impero Ottomano, che nel 1612 inviò qui un gruppo speciale di persone, cercasse questi tesori. La maggior parte di quel gruppo morì a causa del crollo delle volte della grotta sotterranea. È così che è nata la leggenda popolare sulla maledizione, che raggiungerà tutti coloro che cercano di trovare il tesoro.