Descrizione dell'attrazione
A causa dell'enorme numero di pitture rupestri Tsodilo ha preso il nome di "Desert Louvre": su dieci chilometri quadrati del deserto del Kalahari ci sono più di 4500 dipinti antichi. La ricerca archeologica fornisce un resoconto coerente dell'attività umana e dei cambiamenti nell'ambiente oltre 100 mila anni, anche se saltuariamente. Le comunità locali che vivono in queste condizioni difficili credono nella visita di Tsodilo da parte degli spiriti dei loro antenati e nell'energia speciale del luogo.
Situate nel nord-ovest del Botswana, vicino al confine con la Namibia nell'Okavango a sud dell'area, le Tsodilo Hills sono una piccola area di massicce formazioni rocciose di quarzite che si ergono dalle antiche dune di sabbia a est e dal fondo asciutto di un antico lago fino al ovest nel deserto del Kalahari.
Queste colline ospitano l'uomo da oltre centomila anni. Spesso nei ripari e nelle grotte esistono pitture di montagna grandi e voluminose e, sebbene la loro datazione non sia stata determinata con certezza, sembrano partire dall'età della pietra e risalire fino al XIX secolo. Inoltre, le rocce sedimentarie accumulano informazioni significative relative al paleoambiente. Questa combinazione ha permesso di preservare questi manufatti e ha permesso di studiare le caratteristiche della vita delle persone antiche e la loro interazione con l'ambiente. La lontananza, la bassa densità di popolazione e un alto grado di resistenza all'erosione delle rocce di quarzite hanno contribuito alla buona conservazione dei disegni nell'area di Tsodilo. Tutti gli scavi sono controllati secondo la legislazione nazionale.
Il complesso comprende quattro colline principali. Il più alto è 1400 metri sul livello del mare, è detto "maschio", seguito da "femmina", "bambini" e da un tumulo senza nome. Una caratteristica distintiva dell'arte rupestre di Tsodilo è il colore dei dipinti in bianco e rosso.
In totale, secondo gli scienziati, ci sono circa 500 zone nella regione, che illustrano migliaia di anni di abitazione umana. Oltre a perle di vetro, ceramiche e ossa, nelle grotte di due siti sono stati trovati manufatti dell'età del ferro. Tra loro c'erano frammenti di gioielli e strumenti di metallo, tutti fatti di ferro o rame. I gioielli consistevano in bracciali, collane, catene, orecchini, anelli e ciondoli, e gli strumenti includevano scalpelli, conchiglie, frecce e persino lame.
C'è un campeggio tra le due colline più grandi, con doccia e servizi igienici, un piccolo museo di archeologia e una pista di atterraggio per i trasporti. La vista può essere raggiunta da una tortuosa strada sterrata da Shakave.