Descrizione dell'attrazione
Il Parco Spina Verde si trova sulle colline della Lombardia a nord-ovest del Lago di Como. Sul suo territorio le risorse naturali si uniscono a siti storici e archeologici: ecco le rovine della città preistorica di Como e il castello medievale di Baradello. Ci sono anche luoghi sacri qui - dai templi rituali antichi e romani ai monasteri e alle chiese, comprese le più belle basiliche di San Carpoporo e San Abbondio - tutto questo parla del significato speciale di Spina Verde nella cultura religiosa.
Il nome del parco deriva dal crinale della Spina Verde, che si estende dalla città di Como fino al confine italo-svizzero. Sul suo territorio si trovano le vette del Sasso di Cavallasca, del Monte Croce, del Monte Caprino e del Monte Baradello con l'omonimo castello, divenuto il simbolo della Spina Verde.
Il territorio del parco è ricco di sorgenti d'acqua che, secondo le leggende popolari, hanno proprietà curative. Le pendici settentrionali della dorsale della Spina Verde sono ricoperte da boschi di latifoglie con querce, carpini, aceri e tigli, mentre le pendici meridionali sono ricoperte da soffici e rocciose querce, frassini, luppoli e pini. I boschi sono abitati da lupi, scoiattoli, ghiri, lepri, volpi e faine.
La principale attrazione artificiale del parco, come accennato in precedenza, è il castello medievale di Baradello. Il territorio su cui sorge il castello è fortificato da tempo immemorabile - probabilmente qui si trovava una delle torri di osservazione del tardo impero romano. Nel XII secolo qui si trovava la base militare di Como, poi distrutta. La costruzione dell'attuale castello iniziò nel 1158 - rimase per secoli al centro delle tumultuose vicende storiche avvenute nella regione fino a quando fu nuovamente distrutto nel 1527. Solo all'inizio del '900 Baradello fu restaurato e divenne il simbolo della città di Como.
Altre attrattive del parco Spina Verde sono le pitture rupestri di Roccione di Pianvalle e Roccione di Prestino, le “stanze di pietra” del Sasso della Strega e del Sasso delle Cento Coppelle, i resti di un insediamento dell'età del bronzo Camera Grande, una sorta di galleria la Fonte Mohenica, un'antica carrozza trainata da cavalli la strada, le vecchie cave, l'ottocentesca “Scala del Paradiso”, composta da 9cento gradini, e il vero e proprio recinto di confine al confine con la Svizzera.