Descrizione dell'attrazione
Il Palazzo Potocki è un palazzo barocco situato in Krakowskie Przedmiescie di fronte al Palazzo Presidenziale, circondato da numerosi monumenti storici architettonici. Attualmente il palazzo ospita il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale.
Il palazzo fu originariamente costruito per la nobile famiglia tedesca Denhoff nel 1693 sotto la direzione dell'architetto Giovanni Pioli. Nel 1731, l'edificio divenne proprietà di August Alexander Czartoryski, maggior generale polacco e importante politico. All'inizio degli anni 1760, la famiglia Czartoryski iniziò a ristrutturare il palazzo, durante il quale l'edificio fu ampliato e il design fu ridisegnato in stile tardo barocco e rococò. Il famoso architetto Jakub Fontana ha lavorato al palazzo. Furono eretti annessi, due ali che si affacciano sulla strada, un padiglione con tetto a mansarda. Tra di loro fu costruito un corpo di guardia nel 1763 con sculture di Sebastian Seysel e Jan Redler. La splendida recinzione in stile rococò è stata realizzata dal rinomato artigiano Leandro Marconi. Dopo che tutti i lavori di ristrutturazione furono completati, il Palazzo Czartoryski divenne una delle residenze più lussuose di Varsavia.
Nel 1799 il palazzo divenne proprietà di Stanislav Potocki, Conte e Presidente del Senato del Regno di Polonia. Nel XIX secolo molti importanti personaggi politici visitarono il palazzo, tra cui Napoleone Bonaparte. Nel 1812 visse nel palazzo l'ambasciatore francese Dominique Dufour de Pradt. Sotto Alexander Pototsky, il palazzo iniziò ad essere parzialmente affittato. In varie epoche ha ospitato: una libreria, un atelier, una galleria per mostre d'arte, la sede dell'Ambasciata Svedese.
Durante la seconda guerra mondiale, il palazzo Potocki fu quasi completamente distrutto. Negli anni del dopoguerra si decise di restaurare il palazzo perduto. La ricostruzione durò fino al 1950 secondo il progetto di Jan Zakhvatovich. Dei dettagli originali del palazzo, miracolosamente sopravvissuti, sono rimasti il Corps de Garde con le sculture di Sebastian Seysel e la porta di Leandro Marconi.