Descrizione dell'attrazione
Il monastero di Hincu è uno dei più antichi monasteri femminili nel sud della Moldova, situato a 70 chilometri da Chisinau. Fu costruito nel 1678 e per diversi secoli è stato uno dei monasteri più ricchi della Bessarabia.
C'è una bella leggenda sulla fondazione del monastero, secondo la quale il boiardo moldavo Mihalcha Hincu si nascose in questo luogo insieme a sua figlia Praskovya durante una delle incursioni tataro-mongole. Dopo la miracolosa liberazione dalla morte, Mikhalcha Hincu promise a sua figlia che avrebbe costruito un tempio in questo luogo e mantenne la sua promessa.
Il tempio in legno e le celle monastiche spesso soffrirono e furono devastate durante le invasioni tartare, quindi di tanto in tanto il monastero era completamente deserto. Nel 1771 fu restaurato lo skit e nel 1784, sotto la guida dell'abate del monastero, Hegumen Varlaam, costruirono nuove celle per i monaci, restaurarono la chiesa di legno e il tempio dell'Assunzione della Santissima Theotokos.
Nel 1836, lo skit fu ufficialmente trasformato in un monastero, allo stesso tempo, invece della chiesa di legno di San Reverendo Paraskeva, fu eretta una chiesa estiva in pietra con un campanile, e in seguito una chiesa Uspenskaya invernale con 28 colonne di pietra che adornavano la facciata del tempio. A quel tempo, sul territorio del monastero operavano un fienile, una distilleria, un laboratorio di falegnameria, una fucina e un convitto per orfani. Una delle biblioteche più ricche e vaste di quel tempo fu raccolta nel monastero di Khnkovo.
Nel 1949 arrivarono tempi duri per il monastero: fu ufficialmente chiuso e successivamente trasferito alle necessità del sanatorio polmonare di Codriy. L'edificio della chiesa estiva si trasforma in un club per giovani e quello invernale in un magazzino, gli oggetti di valore vengono saccheggiati, le tombe dei sacerdoti vengono distrutte.
Solo nel 1992, dopo la restituzione del monastero ai fedeli, iniziarono i lavori di restauro del tempio, che nel tempo diventa uno dei luoghi più visitati da pellegrini e turisti del paese.